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Vittoria Baldieri
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Vittoria Baldieri, ha seguito studi classici a Roma, citta’ dove si è laureata in Scienze Politiche. Ha lavorato nel settore formazione partecipando a Progetti Internazionali di Politica Educativa (Consiglio d’Europa / OCSE).
Ha frequentato l’Accademia del nudo e si è specializzata nello studio di arti grafiche.
Dagli anni settanta le sue opere sono state presentate in numerose esposizioni nazionali ed internazionali, ottenendo ampio consenso di pubblico e critica.
L’Artista è presente in Arte Oggi (Antologia d’arte contemporanea d’Arte della Treccani edizione Romana d’Arte 1976 ), Ricerca dell’Arte Italiana (edizione del Carretto a cura di Elio Mercuri 1977), e negli Annuari Internazionali d’arte (anni 2019 e 2020) della Mondadori nonché nella Enciclopedia d’Arte della Treccani 2020. E’ presente nella pubblicazione Le Muse (Accademia La Fucina 1983).
Ha partecipato al Premio Internazionale Michelangelo Art Now 2019.
E’ stata inserita, nel 2021, nella pubblicazione “Premio Sgarbi” con 6 sculture. Tra i vari premi si segnala nel 2021 la Medaglia “Medusa Aurea” per la scultura “Divorzio” (Accademia Internazionale Arte Moderna) Sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche in Italia, Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti.
Da dicembre 2019 è membro della corrente pittorica Effettismo (Mostra presso la chiesa di Santa Maria in Montesanto Roma 2020 e presso la libreria Gangemi di via Giulia a Roma 2022)
Ha partecipato con successo, ottenendo riconoscimenti e premi, a mostre organizzate dal Fijlkam (Federazione Italiana Judo lotta karatè arti marziali) e presso l’Ucai (unione cattolica artisti italiani).
Si citano le partecipazioni dell’ultimo trimestre 2022:
- Premio Sulmona 49^ edizione
- Mostra Effettista presso il Museo Diocesano di Aversa.
- Mostra sulla solidarietà presso il Palazzo Maffei Marescotti
- Mostra, tuttora in corso, Pane Cibo per l’Anima a Vicovaro (RM)
Il suo linguaggio artistico, raffinato ed originale, coniuga forme, colore e materia permettendo di accedere, attraverso un gioco di metafore, al mondo dell’interiorità.
Vive ed opera a Roma.
NOTE CRITICHE
Completezza e senso di Totalità nell'Arte di Vittoria Baldieri
Con questa inconsueta e particolare denominazione, il Critico intende rimarcare con attenzione la caratteristica suggestiva e molto specifica di una Artista romana ormai consuetamente nota e profondamente apprezzata nel panorama artistico e culturale romano. Parliamo, quindi, di Vittoria Baldieri.
Completezza, quindi, intendendo con ciò una Maturità complessiva delle forme artistiche che non lascia spazio ad improvvisazioni ed approssimazioni, ma lascia la strada ad una serie spettacolare di creazioni d'opera che variano nel tempo sino ad una grande gamma di documentalità espressive. Senso di Totalità è invece la determinazione della capacità di Vittoria di esaminare gli angoli più inconsueti dell'animo umano e della caratteristica espressiva attraverso opere di inconsueta, splendida linearità formale, ma soprattutto immensa varietà di tematiche ispiratrici di fondo. Così, nell'indimenticabile, " L'Invitata", l'Artista riesce ad esprimere all'Osservatore stupìto il senso esatto di una intima postura psicologica, creando al contempo una serie coordinante di linee spaziali di disegno di base che rendono, al soggetto rappresentato, un sottile, quasi inquietante equilibrio. Quello del rapporto tra linearità psicologica dei soggetti spaziali e loro dimensione simbolica e - spesso ma non necessariamente - plurale nello spazio è una caratteristica particolarissima ed assolutamente originale della Maestra romana; pregherei una certa attenzione all'Osservatore su ciò, perché si tratta di una linea di pensiero artistico che può sfuggire ad una osservazione disattenta; ed apparirebbe invece come la precisa chiave di volta di una originalità che va attentamente invece conosciuta per ciò che riesce a dare. Così nel profondo " La Ruota", opera altamente simbolizzante tendente ad un cosmico Equilibrio della Vita nel suo Vortice di destino; così nel delicato ed intimistico " La Violinista", dall'originale e complesso sfondo vegetale di alta poesia compositiva; o nel neoromantico e concettuale " Tessere la Vita ", dalla spettacolare soluzione figurativa. Le tinte e le soluzioni cromatiche elaborate da Vittoria nelle sue opere riescono sempre - nella loro complessiva misura, caratteristica essenziale - a rappresentare degnamente l'elaborazione centrale soggettuale che l'Artista intende evidenziare; esse - mai urlate o volgari - si delineano per l'utilizzazione sapiente della tinta intermedia, sempre elaborata nell'ambito di un vero e proprio dialogo con l'Osservatore.
Un discorso infine del tutto senz'altro particolare va sviluppato per le istanze artistiche di Vittoria Baldieri nel particolare campo della creazione di scultura, dove possiamo con interesse registrare delle creazioni che ci appaiono senz'altro esplicative del suo modo di intendere l'Arte. Così, nelle raffigurazioni femminili, nelle tematiche lontane ed esotiche, nei soggetti quotidiani, o estetizzanti, o mitologizzanti, l'Autrice riesce ad esprimere con particolare felicità la linea chiave del suo rapporto con l'immagine; come dicevamo, la relazione costante tra il tratto psicologico del soggetto di rappresentazione e lo sviluppo coerente ed armonioso nello spazio della linea di raffigurazione. Così, ad esempio, nel suo neoclassico " Raccoglitore di Conchiglie" o nel fascinoso e complesso " La modella", o nell'elegante e magistrale " Gli Amanti"; così nella generalità del suo spunto creativo, sino al campo - eccezionalmente particolare, e realmente splendido - delle Acqueforti. Concludendo una Analisi che non vorremmo mai concludere, per l'interesse in noi suscitato dal complesso artistico del mondo creativo di Vittoria Baldieri, possiamo tornare alle concettualità - base del nostro pensiero su di lei; Completezza, e senso di Totalità, sia per la padronanza assoluta delle tecniche artistiche, che per la chiarezza di idee con cui questa Compositrice va affrontando con successo il proprio rapporto con il mondo culturale romano ed italiano.
Alfredo M. Barbagallo, storico e critico d'Arte 2009
Vittoria Baldieri è una donna che racconta le donne. Lo fa da tempo e le sue mostre sono un piacevole ed originale esercito di figure attraversate da sensazioni e richiami muliebri che formano un vocabolario dove consonanti e vocali diventano femmine, donne reali che impersonano sentimenti ed avventure, simboli e sfumature a costruire il mondo, gli ambienti, le attese, il sogno di volta in volta di una donna o di un fiore. Donne e fiori sono i viaggiatori sottili del teatro della pittrice Baldieri, che ci conduce dove un essere del sesso debole - si fa per dire - innalza l'impalcatura ed il palcoscenico per l'uomo, grande invitato sempre ma sempre ospite, mai protagonista. Anche se il mondo di Vittoria Baldieri non lo esclude certo. E allora cosa succede? La pittrice ci regala una regione dove il visitatore, specialmente maschile, è chiamato con grazia a penetrare, è invitato ad entrare e partecipare ma come un profumo che si respira ma non si vede. Anche se a volte seggiole e fiori, stacchi di cucine e scorci di vassoi con frutta si alternano e annunciano che è un mondo femminile quello in cui procediamo. E se i volti femminili talvolta si rendono severi, sacri o fieri di indipendenza mentale, il turbine di certe danze accennate, dei volti dagli occhi spesso serrati o sognanti, aprono l'attesa dell'uomo. Quale controaltare sensuale, e come invito ad una danza naturale per fantasticare la vita in un ventaglio di colori sempre raffinati e di movenze classiche, tornanti e danzanti, che accompagnano il gusto sottile dell'artista e la sua classicità ombrata.
Stanislao Nievo, Critico d'Arte - anno 2006
La pittura di Vittoria Baldieri è inseribile in quel filone, inaugurato da Edvard Munch, che in un percorso che attraversa l'Espressionismo giunge fino all'oggi. Togliendo infatti all'Espressionismo la connotazione storica ed enucleando solo i principi teorici, questa corrente, fondamentale nel quadro delle avanguardie del XX secolo, può concettualmente ridursi all'idea di arte che oggettiva il soggettivo. All'artista urge dare forma al suo mondo interiore utilizzando a tal fine il mondo esterno solo per trarne le risoluzioni formali, proprio come lo scrittore si serve delle parole. In tale ottica, le figure, prevalentemente femminili, le porte, le finestre, la mobilia, i balconi, le scale, le spiagge, le marine, le balaustre e tutti gli altri elementi che compaiono nella pittura di Vittoria Baldieri non sono né ritratti né la registrazione di uno specifico spazio interno e/o esterno, bensì oggettivano quell'idea di persona e di spazio che l'artista ha elaborato nella sua mente e che corrisponde ad uno specifico concetto. Ne deriva un immaginario, come forma simbolica del reale, reso attraverso una rielaborazione riconducibile ad archetipi ampiamente condivisi. Proprio per questo emerge, nel complesso pittorico della Baldieri, anche l'elemento simbolico. Accentua la componente simbolica di questa pittura il colore, sempre rarefatto, con reiterati effetti di trasparenza, in gamme cromatiche in cui prevalgono, in tonalità lievi, gli azzurri, i violetti, i rosa con alcune pennellate di ocra chiaro. Accanto alla prevalente produzione pittorica vanno considerate le altre attività dell'artista, quella dell'incisione e quella della scultura. Alla prima da anni la Baldieri si applica con sapienza tecnica e con un segno vibrante che si ritrova nella pennellata. Alla scultura, che fu un suo primo amore, ella si sta ultimamente dedicando con rinnovati interesse e passione. Anche qui prevale il soggetto femminile - teste in terracotta di varie misure - amorevolmente investigato attraverso l'analisi puntuale dei piani dei volti. A riguardare queste testine non sfugge la vibrante trattazione e dei capelli e dello scollo dell'abito, con precise analogie con i capelli ed i veli nei dipinti.
Stefania Severi, Critico d'Arte - anno 2005
MOSTRE COLLETTIVE E PERSONALI RECENTI
Dicembre 2022 - Roma
Mostra collettiva all'Istituto di Cultura Araba Via delle Terme di Traiano, Roma
Dicembre 2022 - Roma
Mostra a Vicovaro "Pane: cibo per l'anima" - le opere proposte dagli artisti avevano come componente il pane Si costituirà un museo ad hoc sulla storia e le funzioni salviche del pane a cura di L. Rubini
Partecipazioni dell’ultimo trimestre 2022 :
- Premio Sulmona 49^ edizione
- Mostra Effettista presso il Museo Diocesano di Aversa.
- Mostra sulla solidarietà presso il Palazzo Maffei Marescotti
Dal 2011 al 2021 ha partecipato alle mostre organizzate annualmente dal FIJLKAM (Federazione Italiana Judo lotta karatè arti marziali)
Si citano alcuni dei temi che si sono susseguiti negli anni:
- Figura femminile - Il mito - La letteratura - Lo sport - La musica - L'amore
Vittoria Baldieri è stata premiata ripetutamente in ambito FIJLKAM ottenendo anche l'inserimento nei quaderni del Museo, inserimento prestigioso che la vede accanto a nomi di artisti noti nell'arte contemporanea
È stata premiata anche con un prezioso cofanetto sulla storia della cinematografia italiana
Si fa presente infine che le mostre citate hanno una durata annuale o semestrale e richiamano l'attenzione del mondo della cultura e dello sport
Dal 2014 al 2022 ha esposto in permanenza dipinti e sculture presso la Galleria Area Contesa Arte in Via Margutta - Roma
Roma - 2011 Galleria S. Agata, Via S. Agata dei Goti
Roma - 2010 Museo di Trastevere
Roma - 2009 Biblioteca Casanatense
Roma - 2008 Sheraton Hotel Four Points
Roma - 2008 Galleria Pentart
Roma - 2007 Galleria Pentart (Arte e Mistero)
Venezia - 2006 Centro d'Arte San Vidal
Parigi - 2006 Atelier "Gustave"
Todi - 2005 Associazione Culturale, "Il Ponte"
Roma - 2005 Galleria Stamperia
Roma - 2005 Galleria Astrolabio, Primo premio internazionale Trastevere
Roma - 2005 Galleria Padri Agostiniani Scalzi, XII Centenario San Nicola da Tolentino
Roma - 2005 Casa Internazionale della Donna
Roma -2005 Hotel Sheraton Four Points, Premio Capitolium
Roma - 2004 Mostra d'arte Sacra "Ave Maria", Chiesa degli Artisti (alto patronato Pontificia Commissione dei Beni Culturali della Chiesa)
Praga - 2004 Galleria Zelezna
Roma - 2004 Festival Mediterraneo, Villa Gordiani
Kiev - 2004 Accademia di Belle Arti Rassegna "Come l'Italia vede la Russia"
Roma - 2004 Palazzo Barberini
Minsk - 2003 Ministero della Cultura
Roma - 2003 Galleria "L'angelo azzurro" Centro Internazionale Artisti Contemporanei
HA PARTECIPATO A NUMEROSE ALTRE MOSTRE IN ITALIA E ALL'ESTERO TRE IL 1974 ED IL 2000 |
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