|
|
UN CARO RICORDO DEL GRANDE MAESTRO PAOLO SALVATI
Paolo Salvati nasce a Roma il 22 febbraio 1939, si è sempre definito “artista pittore da sempre”, è stato uno dei massimi esponenti della pittura espressionista moderna Italiana, trasformista, ritrattista disegnatore, restauratore per cornici su base lignea in oro e argento in foglia, liutaio per chitarra classica da concerto.
Dal 1960 un percorso nuovo, fatto di un ricercato e orgoglioso riscatto lirico utile a contrastare un invadenza scientifica e razionalistica, emerge con una carriera artistica unica. Vita difficile, causa una straordinaria capacità artistica incompatibile con le relazioni sociali di un paese sempre inizialmente poco attento ai suoi figli artisti puri. Inizia il suo percorso artistico e intellettuale con gli zii materni Fernando Patriarca, Maestro di scuola e artista poliedrico, Gabriele Patriarca pittore, frequente amici pittori della scuola romana come Rinaldo Caressa, Roberto Venturoni, Antonello Riommi, Alessandro Sbardella. Espone dal 1967 al 1969 a Cagliari, Oristano, Bosa, Ghilarza, Paulilatino, dal 1970 a Roma alle Rassegne di Arti Plastiche e Figurative di Trinità dei Monti e Galleria Alberto Sordi già Galleria Colonna. Partecipa in molte mostre collettive come i 100 pittori di via Margutta e altre manifestazioni di pittura estemporanea. Esperto nella progettazione di cornici artigianali, ricerca nuovi materiali per la lavorazione di collanti a freddo per l'applicazione di oro e argento vero in foglia, incisioni personalizzate, creazioni che utilizzerà per vestire i suoi dipinti. Amante della musica classica per chitarra da concerto, elabora, progetta e costruisce di uno strumento nuovo, nel timbro, forme, misure, materiali, creazione finalizzata alla costruzione di una nuova chitarra classica da concerto, sempre personalizzata, spesso intima.
Lavora come ritrattista a Roma in Piazza Navona dal 1973 al 1993, disegna e dipinge su cavalletto miniature olio su tavola che descrivono monumenti romani e anche paesaggi di fantasia, realizza innumerevoli ritratti su carta, successivamente olio su tela. L’intellettuale e Poeta Giuseppe Avarna, Duca di Gualtieri, Marchese di Castanea, Barone di Sicaminò, scrive e dedica il 19 gennaio 1974 a Roma la poesia “A un amico pittore”. Abbandona definitivamente Piazza Navona dopo l’incontro occasionale con uno storico e collezionista di opere d’arte, nell’estate del 1993 era proprio il Principe Don Agostino Chigi Albani della Rovere, critico e storico dell’arte, mecenate, interessato a visionare dipinti e disegni d’Autore, tracciava una nuova strada da percorrere.
L’Artista e l’Uomo Salvati, cerca e trova il sempre ricercato riscatto lirico all’invadenza razionalistica, scientifica, quindi pittore ibero da formalismi concettuali moderni, dipinge per scelta soggetti inventati, in ordine predilige le tecniche olio su tela, tempera, pastello su carta, da qui nascono opere come “Vaso di Fiori” olio su cartone 44x60 1957, la “Pietra Blu” olio su tela 60x80, 1973 al 1974, un dipinto con una grande pietra centrale di colore blu, nel quadro come nella vita si rappresenta un percorso intenso, difficile, obbligato da seguire, sintetizza il viaggio della vita di tutti, da sempre una pietra da superare che è il peso dell'esistenza. Eugenio Montale nel 1973 scrive “La poesia non ha un momento in cui nasce ma è li da sempre come una pietra”. Paolo Salvati cerca, trova, dipinge, la Poesia anche in altri soggetti, i “Sogni” di “Primavera d'Alta Montagna” olio su tela 60x70 del 1974 e “d’Estate” olio su tela 60x70 del 1975, le tele ''Alberi Blu'' olio su tela, tempera e serigrafie, 1973, 1980 al 2011, l’opera rappresenta simbolicamente l’uomo che disperatamente cerca ancora di resistere, nonostante i segni del tempo e della sofferenza fossero in lui molto evidenti, tutto intorno la natura vive in un trionfo di colore. Seguirono altri numerosi lavori sempre dipinti con la stessa intensità espressiva come la ''Montagna Gialla'' olio su tela 60x70 1991, crea una serie intitolata “Fronde Rosse”, “Settembre” olio su tela 40x70 1980, “Fronde Rosse” olio su tela 60x90 dal 1993, 1994, “Bosco Fronde Rosse” 40x70 1999, “Bosco” olio su tela 50x60 2000, “Emozione” olio su tela 40x50 2002, numerose marine tra le quali “Mareggiata” 85x117 olio su tela del 2011 e paesaggi come il “Paesaggio Inventato” olio su tela 60x100 2013, ritratti olio su tela.
Dagli anni novanta vince diversi primi premi di pittura, nel 2001 è acquisita una sua opera presso il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Anticoli Corrado.
Il 13 dicembre del 2005 è istituzionalmente riconosciuto Cittadino Illustre in ambito Regione Lazio, LR. 21/99 provvedimento n. 1103.
Numerose mostre, le pubblicazioni sui cataloghi e sulle riviste del settore Arte Moderna e Contemporanea, diverse recensioni e copertine sulla rivista internazionale d'Arte e quaderni di Politica culturale "CULTURE" dell'Istituto Europeo Politiche Culturali e Ambientali, associazione legalmente riconosciuta con lo scopo di sostenere gli artisti che operano nell'ambito delle arti figurative, in osservanza dello "Statuto dell'Artista" promulgato dall'Unesco nel 1997, positivamente sostenuta dalla Presidenza della Repubblica Italiana con il conferimento della medaglia d'argento nel 2005, hanno divulgato la conoscenza delle opere di Salvati, seguite dal Catalogo del Museo D'Arte Moderna e Contemporanea Anticoli Corrado nel settembre 2006, alle pubblicazioni dal Catalogo dell'Arte Moderna "Gli Artisti Italiani dal Primo Novecento ad Oggi" editoriale Giorgio Mondadori, dal novembre 2009 ad oggi. Dipinge magistralmente nel 2010 una serie di ritratti su tela in tecnica mista per etichette di una produzione di Bottiglie d’Autore intitolata UNICA, un lavoro straordinario che sposa identità forti, opere che esprimono tramite l’arte del colore il gusto enologico della terra. Il 20 e 21 ottobre 2012 il pilota Andrea Palma corre nell'Autodromo Nazionale di Monza durante le prove e in gara esponendo una replica di un ritratto dipinto da Salvati: una stampa a colori posizionata sul musetto della Ferrari F430.
Il 27 dicembre 2012 riceve su proposta della Presidenza della Repubblica il distintivo onorifico di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, decorato n.324601.
Dal 2009 ad oggi le sue opere sono visibili anche sul Catalogo dell’Arte Moderna Giorgio Mondadori “Gli Artisti Italiani dal Primo Novecento ad Oggi”, dal 2013 sull’Enciclopedia d’Arte Italiana.
Elio Mercuri, critico e storico dell'arte, scrive il 6 novembre 2010:
C'è una grande storia di pittura attraverso la quale l'uomo ha scoperto la sua relazione segreta con la natura. Il paesaggio su tutto il mare. Con le sue emozioni che fanno venire alla luce, la memoria della nostra origine. Con grande dignità, è in questa storia eterna Paolo Salvati, con unica saggezza fatta di sofferenza e di lavoro, nel quotidiano rivedere quelle "vedute" di mare, quasi che a ogni tocco si avvicinasse al mistero della bellezza assoluta. Il colore assume le tonalità dell'anima e fare rivivere la suggestione di Kandinskij, quando affermava, non di Vedere, ma di sentire la musica del colore; questo approssimarsi della poesia alla verità, alla spiritualità del mondo che tende a tradire le presenze che animano la dimensione della nostra esistenza e trasformano lo spazio in dimensione assoluta. È sorprendente, che quest'uomo semplice, questo saggio di vita, abbia la forza di tanto lavoro, la forza che lo ha fatto vivere, nelle prove più dure che la vita può dare ma che non hanno ridotto la sua capacità di dare bellezza nel riscatto della poesia. La malinconia che tutto ciò sia solo memoria dell'anima, in un mondo che distrugge la natura e segna il suo futuro di morte. Può così Paolo Salvati, a saldo di una vita intensa dedicata all'arte alla pittura, sentire la forza della sua poesia; dove la creatività è quotidiano lavoro, esperienza filtrata attraverso il distacco dai traumi e i contrasti dei giorni; certezza dell'unità dell'anima con l'infinito, presenza assoluta dentro di noi, icone di altra realtà da proporre presenza viva, oltre i giorni bui e le notti dell'anima. Maestro Grande di pittura Paolo Salvati resiste a tutti i disastri del tempo e i mali della vita e quadro a quadro, piccoli e grandi traccia le linee di un nuovo orizzonte di senso; di destino per l'uomo, nella sua semplicità e saggezza indistruttibile, sola creatura a "immagine e somiglianza di Dio". In questo nuovo orizzonte la pittura riscopre tutto il suo potere di verità e di bellezza, che Salvati ci consegna nella purezza inequivocabile dei suoi quadri.
Il 24 giugno 2014 a Roma si spenge la stella del Grande Maestro espressionista Cav. Paolo Salvati, si accende definitivamente una luce sulla sua storia nel modo dell’Arte Moderna.
Il 26 giugno 2014 le esequie hanno avuto luogo a Roma nella Basilica di Santa Maria in Monte a Piazza del Popolo, nota come la Chiesa degli Artisti. Il Maestro riposa nel Cimitero Storico Verano al 1° Gruppo Monumentale, le sue opere girano per il mondo.
“Per dirla con Benedetto Croce, l’arte è la trasfigurazione del sentimento, quindi concordo nel considerarla una istituzione lirica, aggiungo impalpabile, oggi come ieri sempre attuale” “è la stessa arte che non permette chiusure, dunque nessuna interruzione creativa e limitazione umana all’idea, cambiano scenari sociali, politici, nuovi passaggi concettuali, comunque una qualsiasi tipologia di società anche consumistica, globalizzata, è perdente contro la forza espressiva della cultura; si vive con l’arte del passato, si vive grazie all’arte del passato perché è un alimento della nostra fantasia, un supporto equilibrato, vissuto, a volte differente dal proprio percorso, ma necessario per una reale analisi comparativa, anche critica della propria opera”.
Roma 12.08.2013 PAOLO SALVATI |