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Anna Perrone, nata a Motta d’Affermo (ME) il 21 maggio 1949, residente da sempre a Roma dove vive e lavora. Diplomatasi all’Ist. Prof. Stat. come figurinista e all’Ist.Statale d’Arte di Roma, ha dovuto abbandonare “l’arte” per approdare alla ragioneria, con diploma, che le ha permesso di lavorare in quest’ultimo ambito.
La sua passione per l’arte, anche se per molti anni trascurata, ma mai abbandonata, l’ha spinta a fare occasionalmente delle opere successivamente donate a parenti ed amici.
Sono stati degli incontri casuali con altre persone amanti dell’arte che l’hanno spinta a riprendere la sua “arte” e a confrontarsi con gli altri con mostre collettive, dove ha sempre riscosso notevoli consensi di pubblico e di critica.
Ha esposto in varie località italiane ed estere, di recente al Museum of the Americas di Miami. Stati Uniti, attualmente sta esponendo in mostre collettive in Argentina. Ottenendo premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Recensita su annuari come Avanguardie Artistiche, Elite e altri e su diverse riviste d’arte.
"Il linguaggio artistico di Anna Perrone":
Nelle opere di Anna Perrone si notano equilibrate tecniche disegnative ed espressive: l'acquerello, l'olio su tela e la tempera su tavola gessata con foglie d'oro.
La sua arte è generata dall'evolversi di un ritmo che passa dal reale all'astratto, con pennellate ora lievi e pazienti, ora dense di colore.
I suoi temi sono alla ricerca di un linguaggio introspettivo e inseguono un sogno di indefinibile atmosfera; le icone sacre su legno con sfondo in oro esprimono un pensiero mistico, i nudi hanno una grazia malinconica, le barche sono sospese nel magico confine della spiaggia.
Momenti di vita reale si notano nei ritratti, nei quali trova una nuova idea espressiva presente nelle ultime opere, che mettono in evidenza forme geometriche. Attraverso la linea, elemento astratto, emergono figure e volti che si contrappongono in un dinamismo di forme e di colore.
Le opere possiedono caratteri di un'originalità, che s'impone con i mezzi più naturali dell'arte e della poesia.
Architetto Gianpietro Scarpino
"Gli accostamenti cromatici ed il tratto deciso delle opere astratte di Anna Perrone riescono ad infondere le emozioni e le inquietitudini tipiche della nostra contemporaneità".
Prof. Arch. Angelo Pettineo
“L’evoluzione dalla figurazione d’intonazione impressionistica all’attuale fase, caratterizzata da intersezioni geometrizzanti, è indice della versatile espressività di Anna Perrone, manifestata anche sul piano tecnico nel gusto per la sperimentazione di colori e materiali diversi. Tale espressività consente all’artista di dare forme tangibili alle sue interiori meditazioni sulla realtà socioambientale del nostro tempo e sui valori – umani e spirituali – destinati a sopravvivere alla provvisorietà di un’epoca travagliata. La pittura della Perrone aggrega modalità cubiste e astratte in metafisiche atmosfere, rendendo vitali le percezioni e le emozioni nelle partiture, ben scandite, di una vivace orchestrazione cromatica.” (S.Perdicaro)
“La padronanza della linea e della forma fa vivere l’arte di Anna Perrone in una propria dimensione pittorica. Cromie accese e lucenti coaudivano la realizzazione segnica in un crescendo timbrico di notevole efficacia. L’espressione emotiva delle sue opere viene efficacemente tradotta il linguaggio artistico si da offrire un’immediata compressione del livello emozionale del contenuto espresso. Coinvolgimento quindi e ricchezza di sensazioni offerte si accostano al piacere estetico rendendo l’operato dell’artista interessnte per chiunque voglia conoscere il mondo dell’arte contemporanea” (D:Marasà)
“La pittura di Anna Perrone si colloca idealmente nell’ambito di una figurazione ben composta nelle forme e nei colori, densa di contenuti sia religiosi che allegorico-simbolici. La figura umana, gli eventi quotidiani sono i soggetti che ella affronta maggiormente, nei quali inserisce con aulico riscontro, emozioni e pensieri scaturiti dal suo libero spirito artistico. Particolarmente valide risultano essere le icone così come i suoi ritratti realizzati in chiave espressionistica, nelle quali la figura femminile viene delineata con scoltezza cromatica, lasciano percepire tanta forza espressiva”. (A.F.Biondolillo)
“I volti di Anna Perrone, da “chiacchiere” a Discoteca” a Fantasmi”, si stagliano felicemente atoni su sfondi monocromi ed esprimono l’impotenza dell’incomunicabilità, quasi sempre inconsapevole (da qui i sorrisi su profili di figure ridotte a maschere), ma non per questo meno drammatica. Dei nostri paesi Anna Perrone coglie l’angoscia della superficialità del vivere contemporaneo”. (C. Nuvoletti Belli) |