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Claudia Cecconi ha cominciato a dipingere spontaneamente sin dalla fanciullezza. Ha conseguito studi umanistici e frequentato l’Accademia di Belle Arti per alcuni corsi, fra i quali il nudo dal vero.
Negli anni ’70 l’artista già palesava, nella sua ricerca artistica, un disagio esistenziale al quale ha cercato, durante una lunga pausa che ha occupato gli anni ’80, di dare risposte mediante l’introspezione interiore, studi di filosofia, ricerche nel campo della poesia, che hanno costituito lo sfondo che ha sostanziato la successiva espressione pittorica degli anni ’90. A partire da quel momento, infatti, l’artista ha intrapreso una ricerca intensissima, fatta di numerosissime mostre, tenute specialmente a Roma e nei suoi dintorni. In particolare, dal ’97, con la fondazione della Associazione culturale Hariel, ha organizzato diverse manifestazioni per la città di Guidonia, dove vive e lavora, tra cui si segnala “Vestiamo di colore la pineta”, giunta alla sua X edizione.
La ricerca di Claudia Cecconi è condotta, interdisciplinarmente, mediante l’indagine poetica, psicologica, introspettiva, filosofica e terapeutica. Spesso, infatti, ella si avvale della composizione di brani poetici ‘emergenti’ dalla produzione pittorica stessa, complementari con essa, in un circuito virtuoso infinito. L’artista si ripropone, con la sua pittura, di trasmette gioia, serenità, armonia, equilibrio, come lei stessa spiega: «Un tempo dipingevo per tirare fuori il mio disagio e la mia sofferenza, ora dipingo solo se sento in me la gioia. Voglio offrire, a chi guarda i miei lavori, una visione ottimistica della vita e la grande gioia che è dentro ciascuno di noi».
Direi che questo pensiero può già sintetizzare il valore profondamente spirituale, immateriale e umano dell’opera d’arte non solo di Claudia, ma in generale. La visione delle sue opere potrà condurre, il riguardante, anche non esperto ma sensibile, che saprà abbandonarsi alle immagini che si offrono davanti a lui, percorsi inediti, viaggi interiori, nell’armonia universale dei colori che si dipanano in modo così equilibrato. Anche l’uomo qualunque e proprio a tale semplicità e inconsapevolezza fa appello l’arte della pittrice potrà sentire, avvertire, partecipare simpateticamente e in ciò riscoprire un sé dimenticato ed ora qui ritrovato finalmente in un’armonia universale che si è fatta finalmente individuale e immanente. L’arte di Claudia Cecconi pertanto assurge a valore terapeutico perché capace di dare forma a quel bisogno di immateriale, profondamente sentito dalla società odierna e al quale il consumismo non solo non è in grado di dare risposte adeguate, ma distraendo superficialmente da esso, fomenta ancora di più quel disagio interiore diffuso e irrisolto che costituisce la psicosi collettiva dell’Uomo moderno.
I colori che, anche alla luce delle teorie relative alla cromoterapia, su cui pure indaga la Nostra, sono i protagonisti delle immagini e le linee andamentali della composizione, liberatesi gradualmente sempre più dalla logica figurativa, hanno acquistato negli anni, nella ricerca della pittrice, un valore sempre più autonomo, quasi a raggiungere l’astrattismo, per meglio esprimere in maniera sempre più immediata e diretta, quel fondo di ‘sentire comune’ che parla il linguaggio universale di tutti gli uomini, di tutti i tempi e luoghi. Lucrezia Rubini
Claudia Cecconi vive e lavora a Guidonia dove ha sede l’Associazione culturale Hariel di cui è Presidente e con la quale organizza eventi culturali e mostre di pittura. Oltre che a Roma con l’Associazione “100 pittori di v.Margutta” ha esposto le sue opere a: Riccione, Tirrenia (Pisa), Trevi (perugina), Agna (Padova); Martinsicuro (Teramo); Tivoli-RM; Cavola (ReggioEmilia); Forlì; Lissone (Milano); Tivoli; RoccadiMezzo (L’Aquila); Cordignano Veneto; Cesena; Breno; Spoleto; Siniscola (Nuoro); Torrita di Siena; Montpellier/Francia.
Le sue opere si trovano esposte presso collezioni private ed Ente Pubblici.
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CLAUDIA CECCONI born 06/07/1951,followed humanist studies and courses at the Academy of Fine Arts in Rome. Lives and works at Guidonia(Roma) ; she is President of the Cultural Association Hariel from that organizes cultural events and exhibitions.
Has participated in various exhibitions both collective and private at: Roma; Riccione, Tirrenia/Pisa, Trevi/Perugia, Agna/Padova; Martinsicuro/Teramo; Cavola/ReggioEmilia; Forlì; Lissone/Milano; Tivoli; Rocca di Mezzo/L’Aquila; Cordignano Veneto; Cesena; Breno; Spoleto; Siniscola/Nuoro; Torrita di Siena; Montpellier/Francia.
The artist says of herself:-…in the seventies I painted to escape from the discomfort of existence of youth, shot from the social crisis of those times; now I only paint for utter joy.
…nella creatività, forse inavvertitamente dirotta il privato, moltiplicandosi in tantissime altre fenomenologie di personalità, vale a dire in “alter ego” , di rivelarsi non una soltanto, ma molte di più, inseguendo i propri desideri, ispirata da un approccio che è volo d’inconfondibile liberazione… ….Intorno al periodare della levigata pittura, al miele che la riveste, al vezzo scaturito dalle morbide setoline dei pennelli, ruotano preludi d’innocenza. Quanta trepidazione sintonizzarsi con le amabili inflessioni che,dolcemente predispongono ad affettuose affabulazioni. Se una platea attenta potesse godere dell’ineffabile piacere dei pregiati lavori ivi in esame ed insieme ascoltare “All’ombra delle fanciulle in fiore” di Marcel Proust ,andrebbe in deliquio ,le assonanze sarebbero memorabili,fuori da ogni clichés ,eppure perfette per l’orientamento ad “hoc” verso orfiche visioni,che la Cecconi riporta con limpidezza….
Maria Teresa Cassaro
…infatti quest’artista, attraverso lo studio e la presa di coscienza di varie forme di pensiero, cominciata a suo tempo durante gli studi universitari, propone una lettura pittorica ora di saggio, ora di poesia, passando da immagini di chiara simbologia filosofico/spirituale, all’esplosione solare di spazi naturalistici di raffinata poesia. (dalla recensione pubblicata su l’Avvenire del 14/06/96)
…l’immagine dei fiori viene adoperata per suggerire un concetto ,significare una nozione astratta,comunicare non solo un principio di ordine morale,ma,a seconda del loro colore,parlare d’infinito,di bellezza,di una coerenza di vita che rapprende l’animo e lo invita a guardare il creato. …iori che non appassiranno mai, che hanno vinto la loro caducità,poiché sono,a mio dire, anime trasformate in altra bellezza dai diversi significati. Fiori che dischiudono, ancora, un nuovo modo di sentire di una pittrice che in tale forma vegetale, evidenzia un messaggio di speranza e spiritualità. Sensazione ed emozione per chi sa vedere e capire, unica, irripetibile. Gennaro Coviello (il Corriere di Roma 30/04/99)
…il suo ingegno pittorico è incentrato sui campi della memoria, punto nevralgico da cui si diramano l’armonia e l’essenza. Sobria nel comporre, fa sì che il circuito creativo comprenda la dimensione-terra sulla quale si riflettono i fermenti dell’intuito, sveglio e tenace nell’attingere (alla fonte del mistero) i requisiti invisibili……Ogni cosa vibra giacché sottoposta al Tutto per il quale si muove.Ed è arte;l’arte di tradurre il pensiero attraverso l’immagine… Maria Teresa Palitta
…Arte informale o arte concettuale? Difficile inquadrare in un solo movimento artistico le opere della Cecconi. Se ad un primo esame le composizioni si possono ricondurre al concetto d’informale come sinonimo di astrattismo non geometrico, esse si rivelano per lo più come opere concettuali non programmate, come opere che nascono libere e nelle quali le forme fioriscono spontaneamente Ruggero Romeo (il Tempo del 28/05/2002)
I wont to give those who look at my work an optimistic view of life and stimulate the observer ti find the strength that is in each one of us….- |