Una mostra artistica ed insieme archeologica tesa ad illustrare il modo in cui i monumenti antichi, attività di scavo, musei ed istituzioni artistiche furono in grado di alimentare le Arti e l’Erudizione, di divulgare in tutta Europa quella passione per l’arte classica divenuta, nell’avanzato Settecento, modello imprescindibile.
La mostra si propone di mettere a fuoco il principale fattore di promozione della fama della città di Roma, oltre che l’elemento generatore della sua ricchezza culturale: l’Antichità Classica. Roma sarà, in particolar modo dalla metà del secolo, un vero e proprio crocevia di artisti, provenienti da ogni parte d’Europa, interessati al confronto diretto con l’Antico.
È l’abbondanza dei modelli figurativi classici, posti a fondamento della formazione artistica, che permetterà alla capitale pontificia di guadagnare quel primato culturale oggi reso noto dagli studi. L’eredità classica romana descritta come ineguagliabile risorsa per il rinnovamento dell’Europa fu, nella realtà dei fatti, frutto di una costante strategia, perseguita nel corso del Settecento dai pontefici così come dalle autorità civiche, che la mostra intende ripercorrere e illustrare nelle sue principali componenti.
La mostra inoltre dedica un’ampia sezione al sistema della formazione artistica a Roma e alla diffusione del suo modello attraverso realtà esemplificative: l’Accademia Romana di San Luca, L’Accademia di San Fernando a Madrid e il Museo Riminaldi di Ferrara. Un’altra sezione è rivolta ai musei di antichità romani, con lo scopo di illustrarne il ruolo didattico e insieme la loro forza sul piano della promozione “turistica” dell’Urbe.
Fonte:
www.romeguide.it
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