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Amedeo Modigliani (Livorno 1884 – Parigi 1920)
che illustra l’intero percorso creativo dell’artista
attraverso un centinaio di opere tra oli, disegni, acquarelli,
realizzati tra il 1906 e il 1920 provenienti da importanti musei
pubblici non solo italiani, ma di Inghilterra, Francia,
Svizzera, Israele, Brasile, America.
Obiettivo dell’ampia esposizione, è quello di mettere in risalto
il grande valore della ricerca di Modigliani in quel clima
assolutamente unico creatosi a Montmartre prima e a Montparnasse
poi nella Parigi d’inizio Novecento.
Come afferma Rudy Chiappini, “quella del livornese è stata una
delle figure più carismatiche e una delle personalità
maggiormente rappresentative di quell’ambiente, fucina della
modernità, anche se in vita non ha conosciuto notorietà e
ricchezza nè ha avuto la soddisfazione di veder riconosciuto il
proprio straordinario talento da un condiviso apprezzamento
della sua opera.”
La mostra vuole fornire una visione completa della ricerca
pittorica di Modigliani non solo attraverso un articolato
percorso cronologico ma anche mettendo in risalto alcune
tematiche e alcuni elementi caratteristici del suo lavoro.
Tra questi, il ritratto rappresenta indubbiamente l’elemento
privilegiato attraverso il quale evidenziare la cifra stilistica
di Modigliani che per primo introduce uno strettissimo rapporto
psicologico con il soggetto per poi avviarsi verso una purezza e
un’eleganza formale assolute. I suoi modelli preferiti sono gli
amici più intimi, le persone che condividono il suo mondo.
L’artista dedica
un’attenzione particolare alle figure femminili, dalla poetessa
russa Anna Akhmatova a Lunia Czechowska ad Hanka Zborowska ma,
soprattutto, alle due più importanti donne della sua vita: la
giornalista inglese Béatrice Hastings e la giovane Jeanne
Hébuterne sua compagna negli ultimi anni di vita. Attraverso i
suoi dipinti Modigliani testimonia anche l’effervescenza
dell’ambiente artistico e culturale parigino di quegli anni dove
convivono e si incontrano grandi mecenati e mercanti come Paul
Alexandre, Paul Guillaume e Leopold Zborowsky accanto ad artisti
come Moïse Kisling, Diego Rivera, Pinchus Krémègne, Chaïm,
Soutine, Pablo Picasso, protagonisti di un’irripetibile stagione
di rinnovamento della pittura.
La mostra Modigliani intende riservare anche una particolare
attenzione alle due serie di grandi nudi realizzate nel 1916 e
nel 1917. Opere della piena maturità dell’artista, di spinto
realismo, che emanano una forte sensualità.
La scelta delle opere, dalle prime alle ultime sale del percorso
espositivo, sarà funzionale alla messa in evidenza di tutto
questo cammino artistico ed umano.
Un discorso a parte verrà inoltre riservato ai disegni
preparatori per le sculture realizzate dall’artista tra il 1910
e il 1913, lavorando spesso fianco a fianco con Brancusi. Le
Teste e Le Cariatidi ricavate dalla pietra evidenziano
l’interesse di Modigliani per l’arte primitiva, in particolare
quella dell’Antico Egitto, che si traduce in forme essenziali e
ieratiche.
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