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fino al 31 Gennaio 2007
Caravaggio Capolavori nelle collezioni private

Roma, Stazione Termini - Art Gallery

E’ stata inaugurata proprio nei giorni scorsi, la mostra-evento che segnerà inevitabilmente un tassello fondamentale nel calendario artistico italiano , ovvero  “Caravaggio. Capolavori nelle collezioni private”..


... L’esposizione ha coinciso brevemente con un’altra importante rassegna riguardante l’artista: si è infatti appena conclusa, presso la Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma, la comparazione –aperta al pubblico – delle due distinte versioni della “Conversione di San Paolo”.

Quella esposta permanentemente presso la storica chiesa è infatti noto trattarsi di un rifacimento di una precedente creazione, a quanto pare non ben accetta dai committenti.

Ma finalmente la copia originale è stata resa pubblica permettendo ai visitatori di ammirarla.

Dunque Roma in questo periodo è teatro di una intensa attivata espositiva volta a ricordare  l’abilità di un grande talento che ha segnato la storia della pittura seicentesca mondiale: stavolta però a rendere il tutto semplicemente “speciale” è anche l’insolita location dell’Art Gallery della Stazione Termini .

La mostra ruota innanzitutto intorno alla “Chiamata di Andrea e Paolo”, tela rinvenuta nei depositi della collezione reale della Regina d’Inghilterra da parte di due importanti storici ,  Maurizio Marini e Danis Mahon.

Furono loro infatti a ritrovarla, nei magazzini della Royal Gallery di Hampton Court  , ridipinta e coperta da un fitto strato di carbone, elementi che avevano portato col tempo ad una ossidazione della pellicola pittorica ed ad una notevole perdita d’intensità cromatica.

Ma l’esperienza e la determinazione dei due esperti non lasciò ombra di dubbio e portò ad una pronta ripulitura del quadro favorendone il ritorno allo splendore: il tratto tagliente e deciso, i colori suoi soliti riemersero rapidamente a testimonianza di un grande capolavoro dell’artista che secondo gli studiosi fu proprio il re Carlo I a voler acquistare per la casa reale intorno al 1637.

La scena ritrae Andrea e Pietro patroni di Roma già adulti ed un Cristo ancora molto giovane, con un accenno di barba sottile sul volto, fisionomie già proposte dall’autore in altre raffigurazioni che hanno inoltre suscitato in passato critiche di disappunto.

L’opera, considerata a lungo come una copia di poco valore, è invece testimonianza preziosa di un grande genio della scena artistica italiana che ci ha lasciato, ad oggi certe, circa una cinquantina di sue creazioni;

E’ dunque dietro a questa   unicità che si cela il merito per l’iniziativa realizzata grazie alla collaborazione della Royal Collection –che ha gentilmente concesso la tela – , di Romartificio,  nonché dei curatori dell’evento,  Danis Mahon e Mina Gregori.

La manifestazione propone inoltre opere provenienti da collezioni private ed il famoso “Cavadenti” della Galleria Palatina di Palazzo Pitti favorendo cosi la realizzazione di un impianto espositivo di grande valenza situato all’interno della quotidianeità di una stazione ferroviaria,   location del tutto inedita  che da mero punto di frenetico passaggio diviene polo culturale che richiama chiunque desideri poter ammirare da cosi vicino un tesoro rimasto troppo a lungo nascosto.

 

Irene Di Biagio


Sede: Stazione Termini - Gate Art Gallery - Ala Mazzoniana (binario 24)  Roma

Fino : al 31 gennaio  2007

Info:   Tel.39. 06.6788874 - Romartificio 06.44252170  

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