Artisti

CentoPittori Genere Eventi Mostre Movimenti Recensioni

 


 

dal 06.10.2006 al 27.02.2007
Pierre Bonnard ed Henri Matisse

Roma, Complesso del Vittoriano

"Bonnard, Matisse e il Mediterraneo" attraverso oltre 200 opere tra oli, sculture, acquarelli, gouaches, disegni, lettere, cartoline, documenti, un carteggio lungo una vita, testimonierà il forte legame tra i due maestri accomunati dall’ “amore per la pittura” ..


... ma diversi nell'espressione formale delle loro tele documentando il profondo rapporto di stima, amicizia, rispetto, che unisce i due grandi, solitari, pittori del Novecento. Parteciperanno alla rassegna con i loro capolavori importanti musei pubblici e prestigiose collezioni private di tutto il mondo. La Francia sarà presente con quasi 30 musei. Tra i paesi che interverranno: Belgio, Finlandia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Italia, Svizzera, Ungheria, Russia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Australia.

La Mostra nasce sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell'Ambasciata di Francia, ed è promossa dal Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali, Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche, Assessorato alla Comunicazione - unitamente alla Provincia di Roma - Assessorato alle Politiche della Cultura, della Comunicazione e dei Sistemi Informativi - e alla Regione Lazio - Assessorato Cultura.

L'esposizione si avvarrà di un prestigioso Comitato Scientifico composto da Marie-Thérèse Pulvénis de Seligny, direttrice del Museo Matisse di Nizza, Jack Flam, Distinguished Professor of Art History della City University of New York, Claudio Strinati, Soprintendente per il Polo Museale Romano, Maria Teresa Benedetti, storica dell'arte, Claudia Zevi e Philippe Cros, Direttore della Fondazione Bemberg di Tolosa e commissario generale della mostra.  La rassegna è coordinata e organizzata da Alessandro Nicosia (Presidente di Comunicare Organizzando).

Con un approccio scientifico completamente innovativo, vengono presentati due maestri, Pierre Bonnard e Henri Matisse, due artisti che percorrono strade parallele, in costante confronto, in costante dialogo attraverso una fitta corrispondenza che solo la morte potrà interrompere.

Un'interessante occasione di analisi, che trae ispirazione dalla pubblicazione da parte della casa editrice francese Gallimard del carteggio tra i due artisti.  Non un confronto tra opere distanti nella resa formale, bensì un percorso comune nell'amore appassionato per l'Arte e nel rispetto reciproco; non un linguaggio pittorico simile, ma comuni ad entrambi i grandi temi trattati e rappresentati in mostra: nudi, nature morte, scene d'interno, paesaggi, finestre, marine, ritratti.

Bonnard e Matisse percorrono strade parallele, in costante dialogo attraverso una fitta corrispondenza che solo la morte potrà interrompere. La mostra romana sarà un'occasione per analizzare questo percorso comune presentando i capolavori dei due artisti tra Otto e Novecento.

Tra i 30 musei francesi che contribuiranno con i loro importanti prestiti alla Mostra, il Centre Pompidou ed il Museo d'Arti Decorative di Parigi, il Musée Toulouse-Lautrec di Albi, il Musée des Beaux-Arts et d'Archeologie di Besançon, il Musée des Beaux-Arts di Bordeaux, quello di Brest, quello di Digione e quello di Nizza, il Museo Matisse di Cateau Cambresis, il Museo d'Arti Decorative di Parigi, il Musée Tavet Delacour di Pontoise, la Fondazione Maeght di Saint Paul de Vence, l'Annonciade Musée de Saint Tropez ed il Musée d'Art Moderne di Trois.  Tra i paesi che partecipano spiccano la Russia - con quattro opere dallo State Hermitage Museum ed un capolavoro dal Museo Pushkin -, gli Stati Uniti - con il Metropolitan Museum, il St. Louis Museum of Art, il Los Angeles County Museum of Art, il Brooklin Museum of Art e la Fondazione Pierre e Gaetana Matisse-, il Canada - con il Montreal Museum of Fine Arts ed il Musée de Beaux Arts de Canada - e l'Australia - con la National Gallery of Australia, la National Gallery of Victoria e l'Art Gallery of New South Wales -, oltre a Brasile, Finlandia Inghilterra, Irlanda, Italia, Norvegia, Ungheria, Città del Vaticano e altri ancora.

Solo due anni separano Bonnard (1867-1947) da Matisse (1869-1954). Le lettere che i due pittori si scambiano tra il 1925 ed il 1946 costituiscono un documento di valore inestimabile che inizia con una significativa cartolina inviata da Matisse a Bonnard - esposta in mostra - con scritto emblematicamente "Viva la pittura!". Il lungo carteggio, testimonianza di un'amicizia preziosa, diventa assai più intenso negli anni della guerra - quando entrambi gli artisti vivono in grandi difficoltà nel Midi della Francia - e termina, poco prima della morte di Bonnard, con una lettera di quest'ultimo che si rallegra di avere di fronte i due apprezzatissimi quadri l'Asie e la Dame à la robe blanche di Matisse che questi gli aveva inviato tramite Lydia Delectorskaja.

I due artisti, dunque, si tengono sempre in relazione fra loro, scambiandosi idee e opinioni su una visione dell'arte che li accomuna: le celebri frasi di Matisse "L'arte è una comoda poltrona" o di Bonnard "La pittura non è altro che il piacere di dipingere" vanno lette come l'espressione di un concetto comune ai due pittori per cui l'artista non deve sottomettersi alla natura e alle sue regole ma solo ed esclusivamente a quelle del suo dipinto.

La pittura di Bonnard e Mattisse non teme di esistere al di fuori delle grandi battaglie storiche delle Avanguardie del '900 e, più che porsi sul terreno di un dibattito ideologico sulla rappresentazione della realtà, cerca il proprio scopo e il proprio significato all'interno del quadro stesso, intendendo l'arte non come imitazione o interpretazione della vita, ma come la trascrizione dell'emozione provata dall'artista di fronte ad uno spettacolo.

In Bonnard la pittura è "reinvenzione" e, allo stesso tempo, superamento della tradizione per aprire nuove strade. Pur conoscendo le scoperte dei suoi contemporanei, Bonnard fa un percorso artistico solitario consacrando quarant'anni di vita e di pittura all'esplorazione della visione, interrogandosi continuamente sul colore, la luce e lo spazio. La rivoluzione che Bonnard introduce in pittura, è il tentativo di riprodurre una sensazione psicofisiologica reale, cioè di dipingere la 'sensazione' che il soggetto ha prodotto in lui,  ricollocandola nel fluire del tempo quotidiano, inserendola a posteriori in un ambiente quotidiano. La percezione visiva, così inserita nel suo fluire quotidiano, si trova ad abbandonare uno degli elementi fondamentali per la pittura tradizionale: la prospettiva. Non dovendo più riprodurre un'immagine bensì una percezione, il dipinto non raffigura più la realtà ma una visione cerebrale che da essa deriva ma che con essa non è connessa.

Proprio questo aspetto, il superamento della mimesi, è quello che Matisse va ricercando nell'arte orientale, composta di colori piatti, di forme giustapposte e non gerarchizzate, costruendo quadri in cui è la percezione complessiva a essere la fonte dell'emozione artistica.

Matisse obbedisce a una sola idea: la ricerca costante di equilibrio tra colori e forme.  Molto presto, sconvolgendo i tradizionali rapporti tra disegno e colore, elabora i dati fondamentali della sua arte dove l'aplat e l'arabesco sono gli elementi costitutivi.

Due strumenti vengono utilizzati da Bonnard per distruggere il senso dell'oggettività dell'immagine e della sua prospettiva: lo specchio e la finestra. Nella sua capacità di riflessione e di riproposizione degli oggetti che in esso appaiono, lo specchio annulla completamente ogni continuità prospettica. La finestra, invece, aperta su un panorama in cui non è più chiaro se la visione è dall'esterno all'interno o viceversa, abolisce una volta per tutte la frontiera tra interno ed esterno. Su questa strada il cammino pittorico di Matisse si spinge ancora oltre, inserendo nella raffigurazione dell'interno anche quella di un quadro.


Informazioni:

Luogo e durata: Roma, Complesso del Vittoriano – Via S. Pietro in Carcere.

Periodo: dal 06 ottobre 2006 al 28 febbraio 2007

Costo del biglietto: € 9,00 intero; € 7,00 ridotto

Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 –19.30; venerdì e sabato 9.30 – 23.30; domenica 9.30 – 20.30

Tel. 06 6780664

Designed by Tito Livio Mancusi© 2003- 2004 Romart.it,  All rights reserved.