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Giunge alla sua 15ª edizione la Quadriennale di Roma, il
principale appuntamento istituzionale dedicato all'arte
contemporanea italiana. Torna nella sua sede storica,
Palazzo delle Esposizioni, di cui è l'unica mostra in
programma per tutta l'estate 2008.
Le Quadriennali documentano periodicamente le tendenze
più significative dell'arte attuale "made in Italy". In
questo senso, sono dei sismografi che registrano le
oscillazioni del nostro fare artistico, aiutano a capire
quello che di più significativo accade nel panorama
delle arti visive e a intuirne le possibili evoluzioni
future.
Ogni edizione si caratterizza per una specifica
connotazione. Il taglio critico della 15ª Quadriennale è
stato affidato a una Commissione di cinque curatori e
storici dell'arte: Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno
Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni. La loro scelta
è stata quella di focalizzare lo sguardo sugli anni
Novanta/Duemila e di dedicare una particolare attenzione
agli artisti giovani e mid-career che hanno iniziato ad
affermarsi in questo periodo.
E' una Quadriennale, quindi, particolarmente incentrata
sull'arte emergente, che propone un panorama delle
esperienze e delle ricerche artistiche tra le più
rappresentative degli ultimi vent'anni.
Dalla
mostra appare come anche in Italia l'arte contemporanea
sia quanto mai diversificata per modalità espressive. E'
molto difficile individuare tra gli artisti delle linee
di appartenenza.
E' un'arte nella quale preminente è la personalità del
singolo autore, la sua qualità di vedere, capire,
interpretare. Un centinaio gli artisti invitati, alcuni
già con una proiezione internazionale. Partecipano tutti
con un'opera recente, in molti casi realizzata per
l'occasione o in situ.
Per i visitatori si apre una stimolante esplorazione della
creatività contemporanea, che spazia dai generi
tradizionali - come disegno, pittura, scultura - alla
fotografia e alle videoproiezioni, fino a installazioni
e ambienti che coinvolgono il pubblico.
L'allestimento
ha dovuto tener conto della necessità di offrire una
presentazione equilibrata di opere molto diverse tra
loro e, in molti casi, di grande dimensione.
Le opere in mostra si differenziano non solo per le
tecniche di realizzazione, ma anche e soprattutto per i
diversi campi di indagine che riflettono.
Alcune rimandano all'attualità e propongono spunti di
riflessione sul nostro momento storico. Molte hanno,
invece, una dimensione più privata e si interrogano su
temi quali l'identità, la memoria, le relazioni
interpersonali.
Non pochi interventi si soffermano sulle interazioni del
singolo con lo spazio esterno, dalla grande città ad
ambienti chiusi più intimi, con una particolare
attenzione al loro impatto sui nostri comportamenti.
Ci
sono, poi, lavori che rivelano un interesse per i
meccanismi comunicativi, per lo studio del linguaggio e
della parola scritta, per i modelli conoscitivi delle
scienze.
Altri si concentrano sulla genesi stessa dell'opera
d'arte, sull'atto creativo. Non mancano interventi che
esaltano il potere evocativo della figurazione. Anche
gli sguardi sono diversi: ora ironici e sorprendenti,
ora critici e provocatori, ora silenziosi e distanti.
La 15ª Quadriennale riserva, inoltre, un omaggio a
Luciano Fabro (Torino, 20 novembre 1936 - Milano, 22
giugno 2007), a un anno esatto dalla scomparsa.
Maestro innovatore della scultura italiana, Fabro si
afferma a partire dagli anni Sessanta, è tra i
protagonisti del gruppo dell'Arte Povera, partecipa alla
fondazione della Casa degli Artisti di Milano, insegna
all'Accademia di Brera.
Gli sono state dedicate, anche di recente, grandi
monografiche promosse dai più importanti spazi
espositivi in Italia e all'estero. Numerose, le sue
partecipazioni a Documenta, alla Biennale di Venezia,
alla Biennale di San Paolo e alla stessa Quadriennale di
Roma (1973, 1986, 2005).
L'omaggio a Fabro all'interno della mostra intende
sottolineare come il suo linguaggio continui a essere di
straordinaria attualità e costituisca un imprescindibile
riferimento per molti artisti contemporanei.
Fonte
http://www.romeguide.it
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