Picasso En Images. L’Opera, l’Artista, il Personaggio in mostra a Roma al Museo dell’Ara Pacis dal 13 ottobre 2016 al 19 febbraio 2017: oltre duecento fotografie e opere grafiche di Pablo Picasso, direttamente da Parigi.
La mostra romana costruisce un percorso originale attraverso la ricchezza del fondo di fotografie, opere d’arte e documenti del Musée national Picasso di Parigi, molti dei quali per la prima volta presi in esame e presentati al pubblico Si indagano ad esempio le inedite, prime esplorazioni (dal 1901) della fotografia sia come ispirazione da tradurre in pittura che come mezzo per documentare l’avanzamento delle sue opere.
Successivamente, Picasso, ormai affermato, abbandona la camera e preferisce instaurare feconde collaborazioni con fotografi d’avanguardia per favorire, anche presso i galleristi, la migliore conoscenza della propria produzione artistica.
È del 1932 l’incontro con Brassaï, in occasione della pubblicazione delle sue sculture nella rivista Minotaure: dell’autore sono divenute celebri anche le intense riprese dei diversi atelier del genio catalano.
La compagna Dora Maar, con la sua declinazione surrealista del medium grazie anche all’applicazione di una rara tecnica incisoria i clichés-verre, la cosiddetta gravure diaphane, entrerà in scena nel 1936, giusto in tempo per documentare la genesi e la segreta elaborazione di Guernica.
Dopo la guerra, Picasso lancerà la carriera del giovane Andres Villers, solo recentemente scomparso, con il quale si instaurerà una lunga sintonia punteggiata di libri, come Diurnes del 1962 con le poesie di Prévert, e di ardite sperimentazioni, come i fotogrammi sovraimpressi a partire dalle figure ritagliate del maestro.
Il culto iconico del personaggio fu certamente alimentato dai raffinati e potenti scatti di grandi fotografi come Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Lucien Clergue, David Douglas Duncan, Edward Quinn e Robert Doisneau che per i diffusi magazine come Life e Paris Match lo immortalarono anche nell’intimità di uomo, circondandolo di un’aura leggendaria.
Fonte:
http://www.romeguide.it/
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