Giorgio Morandi in mostra al Complesso del Vittoriano dal 27 febbraio al 21 giugno 2015.
GIORGIO MORANDI
UNA STRAORDINARIA MOSTRA OLTRE 150 OPERE, DI CUI 100 DIPINTI NELL’ESPOSIZIONE PIÙ COMPLETA DEGLI ULTIMI VENT’ANNI
L’esposizione documenta la vicenda artistica del pittore bolognese attraverso un numero cospicuo di opere di grande rilevanza che provengono da importanti istituzioni pubbliche e da prestigiose collezioni private, inclusi alcuni capolavori meno noti al grande pubblico concessi eccezionalmente in prestito e accostati in modo inedito secondo un progetto mirato, pensato appositamente da Maria Cristina Bandera per questa occasione romana.
Roma accoglie l’opera di Giorgio Morandi dopo la mostra postuma curata da Cesare Brandi alla Gnam di Valle Giulia nel 1973, con una esposizione straordinaria che conferma l’attenzione del Vittoriano per la pittura italiana del Ventesimo secolo.
Un percorso iniziato nel 2012 con Renato Guttuso, proseguito nel 2013 con la mostra dedicata a Cézanne e ai pittori italiani che dal padre dell’impressionismo trassero ispirazione e nel 2014 con la mostra “Mario Sironi. 1885-1961”.
L’organizzazione generale è di Comunicare Organizzando. Affidata a Maria Cristina Bandera, direttrice della Fondazione Longhi e specialista di Morandi a cui si devono le ultime grandi mostre internazionali (New York, Metropolitan Museum, 2008; Bologna, MAMbo, 2009; Lugano, Museo d’Arte della Città, 2012; Bruxelles, Bozar, 2013), la rassegna ripercorrerà l’intero cammino dell’artista, attraverso una nutrita selezione di opere.
Accanto ai dipinti ad olio – circa 100 – saranno riunite in un percorso di lettura critica anche le opere incisorie, attestazione di una attività non secondaria ma parallela a quelle pittorica che valse a Morandi nel 1953 il riconoscimento internazionale del Gran Premio per l’Incisione alla Biennale di San Paolo in Brasile.
Le incisioni saranno eccezionalmente affiancate dalle rispettive matrici in rame provenienti dall’Istituto Nazionale per la Grafica, abitualmente non esposte al pubblico per ragioni conservative. Sarà inoltre presente una sezione notevole di finissimi disegni e di acquerelli, vere e proprie opere autonome dall’asciuttezza espressiva e esiti assoluti della ricerca costante di essenzialità di Morandi.
Le opere provengono da importanti musei – tra cui il Museo Morandi, l’istituzione ufficiale dell’artista bolognese, il Centre Pompidou (Parigi), i Musei Vaticani, la GAM – Galleria Comunale d’Arte Moderna (Roma), la Galleria degli Uffizi (Firenze), la Pinacoteca di Brera (Milano), il MART – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (Rovereto), la Pinacoteca Nazionale di Siena, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi (Cortina d’Ampezzo), la Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli del Castello Sforzesco (Milano) – da Fondazioni importanti come la Fondazione Longhi (Firenze), la Fondazione Magnani Rocca (Mamiano di Traversetolo, Parma) e la Fondazioni Spadolini(Firenze), e da prestigiose collezioni private.
Nel percorso espositivo sono previste anche due sezioni con documenti d’archivio dedicate ai rapporti epistolari e critici di Morandi con Roberto Longhi e Cesare Brandi, i due grandi storici dell’arte che per primi sottolinearono l’importanza dell’opera di Morandi.
Giorgio Morandi (Bologna, 20 luglio 1890 – Bologna, 18 giugno 1964) è stato un pittore e incisore italiano. Fu uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento ed è considerato tra i maggiori incisori mondiali del secolo.
La sua pittura si può definire unica e universalmente riconosciuta; celebri le sue nature morte olio su tela, dove la luce rappresenta il fondamento delle sue opere.
L’apparente semplicità dei contenuti (vasi, bottiglie, ciotole, fiori, paesaggi) viene esaltata dalla qualità pittorica.
Riservato, dai tratti nobili, gentile sia nella vita privata che in quella professionale, Morandi ha fatto discutere Bologna per la sua personalità enigmatica ma fortemente positiva.
Fonte:
www.romeguide.it
|