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Michelangelo Pistoletto: Da Uno a Molti, 1956-1974 e Cittadellarte
 4 marzo - 15 agosto 2011
Roma, MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Gallerie 2 e 3



Il MAXXI, in coproduzione con il Philadelphia Museum of Art, dedica due mostre al grande Maestro italiano, tra i fondatori dell'Arte Povera e figura di riferimento per le giovani generazioni: Michelangelo Pistoletto: Da Uno a Molti, 1956-1974, con più di 100 lavori provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e americane, e Cittadellarte, un focus sull'omonimo laboratorio creativo fondato da Pistoletto a Biella nel 1998, dove l'arte si fa impegno civile e sociale. in collaborazione con Philadelphia Museum of Art, a cura di Carlos Basualdo Michelangelo Pistoletto: da Uno a Molti, 1956 - 1974, con più di 100 lavori provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e americane, racconta uno tra gli artisti italiani viventi più rilevanti a livello internazionale, tra i fondatori dell’Arte Povera e figura di riferimento per le giovani generazioni, considerato negli Stati Uniti un anticipatore delle pratiche artistiche di partecipazione.

La mostra affronta il percorso artistico del Maestro, da una rigorosa indagine sulla rappresentazione di se stesso fino allo sviluppo delle collaborazioni creative che caratterizzano anche la sua attuale ricerca. Le opere sono allestite in tre gruppi principali.

I Quadri specchianti e i Plexiglass sono esposti insieme rispettando il raggruppamento concettuale pensato in origine dall'artista.

Gli Oggetti in meno, gli Stracci e le opere della serie Luci e riflessi, sono disposti insieme in un unico ambiente. Uno spazio a parte è riservato alle Azioni e Performance degli artisti del gruppo teatrale Lo Zoo e ospita oggetti di scena legati alle performance, documentazioni fotografiche e video.

Tutte queste opere contribuiscono a raccontare il lavoro di Pistoletto nel contesto delle trasformazioni che nel dopoguerra hanno investito l’Italia, l’Europa occidentale e il Nord America, esplorando le relazioni del suo lavoro con la Pop Art, il Minimalismo e il Concettuale, e in particolare, sottolineando l’aspetto collaborativo della sua opera che ha caratterizzato la sua ricerca dalla metà degli anni Cinquanta. Affianca la mostra Michelangelo Pistoletto: da Uno a Molti, 1956 – 1974, l’esposizione Cittadellarte: un focus sull’omonimo laboratorio creativo fondato Pistoletto a Biella nel 1998, dove l’arte ancor di più si fa rete, in diretta interazione con la società.

BIOGRAFIA

Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino.

La sua prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca sull’autoritratto. Nel biennio 1961-1962 approda alla realizzazione dei Quadri specchianti, che includono direttamente nell’opera la presenza dello spettatore, la dimensione reale del tempo e riaprono inoltre la prospettiva, rovesciando quella rinascimentale chiusa dalle avanguardie del XX secolo.

Con questi lavori Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare, già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. I Quadri specchianti costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione teorica. Tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera, movimento artistico di cui Pistoletto è animatore e protagonista.

A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che rappresentano le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che Pistoletto svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società.

Tra il 1975 e il 1976 realizza Torino un ciclo di dodici mostre consecutive nella stessa galleria di Torino, Le Stanze, il primo di una serie di complessi lavori articolati nell’arco di un anno, chiamati “continenti di tempo”, come Anno Bianco (1989) e Tartaruga Felice (1992). Nel 1978 tiene una mostra nel corso della quale presenta due fondamentali direzioni della sua futura ricerca e produzione artistica: Divisione e moltiplicazione dello specchio e L’arte assume la religione. All’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze.

Dal 1985 al 1989 crea la serie di volumi “scuri” denominata Arte dello squallore. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società.

Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. In tale occasione l'artista annuncia quella che costituisce la fase più recente del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso.

Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. È nominato Direttore Artistico di Evento 2011 a Bordeaux.

 

Fonte: www.beniculturali.it


Michelangelo Pistoletto: Da Uno a Molti, 1956-1974 e Cittadellarte

Roma, MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Gallerie 2 e 3

ORARI mar-merc-ven-dom 11-19 gio-sab 11-22; chiuso lunedì

IBFORMAZIONI: 06 39967350 ; http://www.fondazionemaxxi.it

 

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