Una mostra dedicata ad una specifica produzione di Lucio
Fontana, i Concetti Spaziali in oro e le Crocifissioni
in ceramica. Fontana sarà il primo artista italiano del
Novecento esposto nel Museo dopo le rassegne dedicate a
grandi figure internazionali quali Bacon, Giacometti,
Picasso.
Verranno presentate circa cinquanta opere fra dipinti a
olio in oro e ceramiche, realizzate principalmente negli
anni Cinquanta e Sessanta.
La mostra si inserisce all’interno del programma di
ricerca che il Museo conduce da anni sulla propria
eccezionalità di luogo altamente significativo quale
identità combinata di collezione e spazio che la
circonda.
L’inserimento delle opere di Fontana all’interno della
collezione, in particolare fra i dipinti del
Rinascimento e del Barocco, aiuterà a porre in risalto
la costante attualità di un problema cruciale nella
ricerca pittorica di ogni tempo: il concetto di
“spazio”, la sua definizione, l’ansiosa ricerca della
sua rappresentazione.
Per rendere pregnante l’apice inventivo di Lucio Fontana
la concentrazione sarà sulla produzione in oro del
grande artista.
Oro non come colore, ma quale astrazione massima e
antinaturalistica in un contesto, quello della Galleria
Borghese, in cui la infinita varietà coloristica e la
multiformità dei temi e dei soggetti pervade tutto lo
spazio.
Oro dunque non più nell’accezione barocca di massima
esaltazione dell’ornamento, bensì vertice strutturale
della forma che racchiude nella sua materia visivo
compositiva la luce stessa, nella sua interpretazione
fisica e estetica.
L’oro come componente spaziale che, come nell’antichità
classica, paleocristiana, medievale e rinascimentale, è
la sintesi di luce e spazio.
Ma al contempo, anche oro originato, quale materia
vergine, dall’impasto col fango.
Per questa ragione la sua magnifica produzione in
ceramica, nata, in termini materiali, dalla terra
fangosa, affiancherà le opere in oro in questa mostra.
Per questo si intende accostare agli ori una raccolta di
‘terre-cotte’, le sue ceramiche dipinte, scelte nel tema
predominante delle Crocifissioni, composizioni tutte
fortemente scosse da un fremito scomposto di origine
ancora barocca.
Fonte:
www.romaguide.it
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