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A cura di Vittorio
Sgarbi e Luca Beatrice, questo allestimento, che
consta di 150 opere recenti dell’artista,
rappresenta un apogeo sia professionale che
personale di Kostabi che ormai da 10 anni ha
scelto Roma come sua città d’elezione.
Pur mantenendo il
suo leggendario studio di New York, Kostabi
World, in cui 25 assistenti eseguono il suo
lavoro, e continuando a vivere a New York per
quattro mesi l’anno, il mondo dell’arte italiano
sa da tempo che Kostabi ha abbracciato appieno
l’Italia e ha partecipato a innumerevoli mostre
in tutto il paese negli ultimi 15 anni. Anche a
Roma, Kostabi ha esposto le sue opere,
principalmente nella leggendaria Galleria
d’avanguardia Pio Monti, ma questa sarà la sua
prima mostra in uno spazio pubblico della città
di Roma.
Quando Kostabi si
trasferì nel 1996, ha istintivamente incorporato
le immagini della chiesa di Santa Maria della
Pace in numerose opere, che partivano da schizzi
che l’artista eseguiva quando, ai tavolini del
Bar della Pace, gustava un thé pomeridiano. Ha
sempre perseguito il sogno di vedere i suoi
quadri esposti nel Chiostro del Bramante, dove
molti dei suoi colleghi di New York hanno già
presentato mostre personali: Jean-Michel
Basquiat, Keith Haring e Andy Warhol.
Queste nuove opere
si distinguono per le complesse composizioni a
figure multiple, molte con tratti severi in
bianco e nero, mentre altre sono decisamente
forti con una generosa tavolozza di cromie calde
e fredde contrastanti. Kostabi continua la sua
esplorazione dei temi dell’alienazione, della
solitudine, del corto circuito informativo,
della tecnologia rampante, dell’aggressione
industriale, dell’ambizione artistica, dei
trucchi commerciali, dell’ipocrisia, della vuota
idolatria, della produzione meccanica dell’arte,
della pressione per una produzione fine a se
stessa, e della compartimentalizzazione
dell’animo umano.
Diverse tele fanno
riferimento all’arte italiana e alla storia
dell’architettura: de Chirico, Raffaello,
Correggio, Bramante e l’architettura
razionalista di Latina, dove di recente Kostabi
ha tenuto una mostra nella quale l’artista ha
esplorato con rigore l’architettura razionalista
come contorno naturale delle sue creature senza
volto, per cui è conosciuto.
I
titoli delle opere di Kostabi derivano dallo
spettacolo televisivo dell’autore, "Name That
Painting" dove noti critici concorrono a dare un
nome ai quadri in cambio di un premio in denaro, in
un gioco aperto, divertente e cinico sulla relazione
tra l’artista e la critica.
Vittorio Sgarbi
presenta un’analisi penetrante dell’arte di
Kostabi e del posto che occupa nella storia
dell’arte, nel ricco catalogo che accompagna
l’evento, pubblicato da Cudemo Editore. Il
giovane e dinamico critico d’arte Luca Beatrice
offre un suo frizzante contributo.
In contemporanea
alla mostra, Kostabi ha realizzato il suo ultimo
CD musicale, “inKiostro”, pubblicato da
Fairylands Records, ispirato dall’affascinante
spiritualità che aleggia nelle stanze, nei
corridoi e nelle corti del Chiostro del Bramante
Nove brani in cui
il pianoforte contemporaneo suonato da Kostabi
si fonde a suggestive ambientazioni sonore
elettroniche, creando così la perfetta colonna
sonora alle immagini della pittura kostabiana. A
cinque brani classici del repertorio conosciuto
già – Kostabi è alla sua quarta esperienza
discografica – riletti e “remixati” con gusto
dai dj Ras Noiz e Phella si aggiungono tre
preziosi inediti, anche questi fortemente
evocativi di sonorità classicheggianti e
post-moderne. Chiude il cd un intenso brano in
cui emerge la voce della lirica tedesca Julie
Kogler. “inKiostro” è il frutto della
collaborazione tra Mark Kostabi e il produttore
romano Giorgio Calcara – da sempre attento ai
nuovi fermenti musicali e artistici
contemporanei -; un cd che coniuga modernità e
tradizione, immagini e suoni, elettronica e
acustica, Roma e New York, il Vecchio e il Nuovo
Mondo: l’arte eclettica di Mark Kostabi.
Mark Kostabi ha
160 mostre personali al suo attivo, allestite in
tutto il mondo. Le sue opere sono entrate nelle
collezioni permanenti del Museum of Modern Art
di New York, del Metropolitan Museum of Art di
New York, del Solomon R. Guggenheim Museum of
Art di New York, del Brooklyn Museum of Art di
New York, del Corcoran Gallery of Art di
Washington D.C., della Galleria Nazionale di
Roma e di molti altri musei del mondo.
Vittorio Sgarbi e Luca Beatrice