La
mostra organizzata dal Fondo Edifici di Culto (FEC) si
colloca nell’ambito delle celebrazioni per il quarto
centenario della morte di Caravaggio.
“I COLORI DEL BUIO – I CARAVAGGESCHI NEL PATRIMONIO DEL
FONDO EDIFCI DI CULTO” si svolgerà dal 15 aprile al 18
luglio 2010 a Roma, presso la Fondazione Memmo – Palazzo
Ruspoli, in via del Corso 418.
Raccoglierà 39
importanti tele di seguaci del pittore lombardo, scelte
d’intesa con la Soprintendenza Speciale per il
patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per
il Polo Museale della città di Roma tra quelle di
proprietà del FEC che, per le loro caratteristiche,
meglio rappresentano la cerchia dei seguaci del
Caravaggio.
Intorno agli inizi del XVII secolo la fama dell’artista
e della sua tecnica, già in grado di valicare i confini
nazionali, influenzò moltissimi pittori presenti nelle
città in cui il Caravaggio fu maggiormente attivo.
Se Roma e Napoli sono i
centri più importanti che ospitano tracce apprezzabili
dello stile caravaggesco, testimonianze ugualmente
significative provengono anche da chiese del FEC
presenti nelle seguenti province: Ancona, Bologna,
Cosenza, Latina, Lucca, Pesaro Urbino, Rieti, Siena,
Siracusa.
Naturalmente non si può parlare di Caravaggeschi senza
fare riferimento specifico alle opere del maestro che li
ispirarono. Il Fondo Edifici di Culto, che annovera
nella sua importante collezione di opere d’arte anche
sette tele del Caravaggio, vuole ricordare il parallelo
tra il sommo artista e i suoi seguaci creando,
attraverso questa mostra, un ideale collegamento con la
grande rassegna sull’artista lombardo allestita alle
Scuderie del Quirinale, integrando e completando il
profilo di un periodo di fondamentale interesse per la
pittura italiana.
Un’interessante scoperta per quattro delle opere esposte
ne “I COLORI DEL BUIO” è stata effettuata in fase di
preparazione dell’evento: sono state rinvenute, sul
retro delle cornici, le pergamene che testimoniano la
committenza delle singole tele.
Durante il periodo e nella sede della mostra sarà
possibile, inoltre, seguire da vicino un intervento di
restauro in corso d’opera su una tela del
Un ricco catalogo (edito da SKIRA) affiancherà
l’allestimento illustrando le singole opere esposte
attraverso saggi introduttivi, schede monografiche e
accurate riproduzioni fotografiche.
© Fondazione Memmo Palazzo
Ruspoli
I contrasti
chiaroscurali delle opere dei pittori caravaggeschi
appartenenti al Fondo Edifici di Culto.
Il grande maestro lombardo è stato l’ispiratore di tanti
artisti che hanno visto nella sua opera le basi di una
ricerca cromatica fondata sul contrasto del chiaroscuro,
tecnica che continua anche oggi a suscitare in noi un
forte impatto emotivo.
Questi contrasti
chiaroscurali sono il filo conduttore che unisce le
trentanove opere selezionate per rappresentare “i colori
del buio”: quadri di soggetto religioso destinati a
chiese e conventi eseguiti da alcuni importanti seguaci
caravaggeschi da Giovanni Baglione, Giovanni Battista
Caracciolo (detto il Battistello), Giovanni Antonio
Galli (detto lo Spadarino) a Bartolomeo Manfredi, Gerrit
van Honthorst, Leonello Spada, Cecco del Caravaggio.
Il Fondo Edifici di Culto (F.E.C.), istituito dalla
legge n. 222 del 20 maggio 1985, attuativa dell’accordo
del 1984 tra la Repubblica italiana e la Santa Sede, ha
come finalità la conservazione, la manutenzione e la
tutela del proprio patrimonio, costituito principalmente
da edifici di culto di grandissimo pregio storico,
artistico, religioso e culturale e dalle opere d’arte
ivi custodite.
L’esposizione raccoglie
39 importanti tele di seguaci del pittore lombardo,
scelte d’intesa con la Soprintendenza Speciale per il
patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per
il Polo Museale della città di Roma tra quelle di
proprietà del Fondo Edifici di Culto (FEC) che, per le
loro caratteristiche, meglio rappresentano la cerchia
dei seguaci del Caravaggio.
Durante il periodo e nella sede della mostra sarà
possibile, inoltre, seguire da vicino un intervento di
restauro in corso d’opera.
Intorno agli inizi del XVII secolo la fama di Caravaggio
e della sua tecnica, già in grado di valicare i confini
nazionali, influenzò moltissimi pittori presenti nelle
città in cui l’artista fu maggiormente attivo. Se Roma e
Napoli sono i centri più importanti che ospitano tracce
apprezzabili dello stile caravaggesco, testimonianze
ugualmente significative provengono anche da chiese del
FEC presenti nelle seguenti province: Ancona, Bologna,
Cosenza, Latina, Lucca, Pesaro Urbino, Rieti, Siena,
Siracusa.
Naturalmente non si può parlare di Caravaggeschi senza
fare riferimento specifico alle opere del maestro che li
ispirarono. Il Fondo Edifici di Culto, che annovera
nella sua importante collezione di opere d’arte anche
sette tele del Caravaggio, vuole ricordare il parallelo
tra il sommo artista e i suoi seguaci creando,
attraverso questa mostra, un ideale collegamento con la
grande rassegna sull’artista lombardo allestita alle
Scuderie del Quirinale, integrando e completando il
profilo di un periodo di fondamentale interesse per la
pittura italiana.
Un’interessante scoperta per quattro delle opere esposte
ne “I COLORI DEL BUIO” è stata effettuata in fase di
preparazione dell’evento: sono state rinvenute, sul
retro delle cornici, le pergamene che testimoniano la
committenza delle singole tele.
Fonte:
www.romeguide.it
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