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dal 22.05.2008 al 14.09.2008
Correggio e l'Antico
Roma, Galleria Borghese

E’ la prima volta che Roma ospita – nelle prestigiose sale della Galleria Borghese-  una mostra interamente dedicata ad Antonio Allegri, più comunemente conosciuto come il Correggio. L’evento, curato da Anna Coliva –direttrice della Galleria stessa ..


... - punta principalmente ad evidenziare l’impatto che la Capitale esercitò sul modo di concepire ed elaborare spazi e forme da parte dell’artista.

Nonostante infatti le fonti – tra cui i testi del Vasari – affermino con certezza che il Correggio non sia mai stato a Roma (neppure per brevi periodi) le sue raffigurazioni, seppur mantenendo grande autonomia stilistica, riportano alla mente le  grandi abilità del Mantegna  - suo maestro   - influssi emiliani ma ancor piu’ richiami alle creazioni di Raffaello, che proprio in quegli anni stava contribuendo al rinnovamento artistico della Capitale.

 Non pochi critici vi ritrovano dunque tratti ed ispirazioni provenienti dalla frenetica attività creativa che pervadeva la città eterna.

Le opere in mostra per l’occasione sono circa 25 dipinti ed altrettanto numerosi disegni che hanno l’obiettivo di dimostrare come il Correggio prenda spunto dalla mitologia e dalla classicità solo come pretesto per poi rielaborarne i contenuti e realizzare morbide figure in libertà all’interno di contesti di alta ricerca prospettica e cromatica.

 Ma non è tutto, perché anche i disegni del Maestro sono importanti per comprenderne l’abilità, utilizzati sempre e solo come fase preparatoria della raffigurazione i suoi bozzetti non divennero mai forma espressiva autonoma.

A questo punto si rende necessario citare alcuni dei capolavori esposti: “Venere e Cupido” in cui raggiunge massima espressione la corposità delle figure, l’espressività emotiva dei corpi, la ricerca di una grazia suprema spesso così sensuale da apparire leziosa e da apportare – specie nelle immagini femminili – un forte carico di erotismo ed una sensazione di calda intimità, “Ritratto di Dama” unico suo ritratto femminile e la”Serie di Amori di Giove” che gli venne commissionata dal Duca Federico Gonzaga e che consta di 4 tele tra cui “Danae” e “Io” , opere fondamentali nella storia della pittura mitologica e profana in cui – con un equilibrio unico e proprio dell’artista – resa naturalistica e trasfigurazione poetica convivono.

In tutte comunque traspare la grande capacità inventiva dell’artista ed una sensibilità fuori dal comune per il colore, una sapiente graduazione di toni, una diversificazione intenzionale legata all’uso del chiaroscuro, una pittura decorativa che anticipa di molto quelle che saranno le caratteristiche del barocco, in cui la ricerca del bello si raggiunge trasgredendo e interpretando la natura e non limitandosi ad una sua sterile emulazione, mettendone in evidenza le peculiarità e portando l’immaginazione a dominare il controllo esercitato dal razionalismo.


L’evento si presenta dunque come uno scorcio unico sull’attività del Correggio, per molti addirittura sconosciuta in quanto proprio per la sua limitata attività regionale l’Allegri non ha raggiunto la notorietà dei suoi “colleghi”contemporanei attivi nella città santa ma proprio per permettere ad un maggior numero di visitatori di scoprire le mille sfaccettature di questo talento, la mostra replicherà –da settembre 2008 al gennaio 2009 – anche a Parma,  città molto più vicina all’artista.

 

Irene Di Biagio


Sede: Roma, Galleria Borghese – Piazzale Scipione Borghese, 5 

Periodo/Orario: dal 22.V.2008 al 14. IX. 2008  -   09.00 -19.00 / chiuso il lunedì

Biglietto: € 11.50 più diritti di prevendita

Info: www.galleriaborghese.it

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