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Pochi artisti al mondo
meritano un posto così eminente nella storia dell'arte
come Albrecht Dürer (Norimberga 1471-1528).
Creatore infaticabile
e incarnazione
quintessenziale dell'anima tedesca, ossessionato dalle
regole, dalla precisione, dalla matematica come dal
mistero degli astri e degli oroscopi.
Artista
inquieto, vitale, rigoroso ma anche fortemente
visionario, affascinato dalla natura e dall'animo umano,
dalla religione e dall'impegno civile, è un vero uomo
"universale" dalla vita complessa ed esemplare.
Non
c'è forma d'arte della sua epoca su cui non si sia
cimentato. Superbo rappresentante del Rinascimento, la
cui grandezza non fu mai messa in dubbio, ci ha lasciato
un numero molto notevole di opere: dipinti, incisioni,
xilografie, più di mille disegni e tre libri stampati
sulla geometria, le fortificazioni e la teoria delle
proporzioni umane.
La
mostra delle Scuderie del Quirinale, Dürer e l'Italia, a
cura di Kristina Herrmann Fiore, indaga per la prima
volta in modo organico e approfondito i complessi
rapporti tra questo artista straordinario e il nostro
paese, all'insegna di una influenza reciproca e
duratura.
Raccontando,
da un lato, quanto Dürer abbia riflettuto sulla grande
arte italiana e quanto ne abbia recepito (in un
confronto fra dipinti del grande maestro di Norimberga e
opere di Mantegna, Giovanni Bellini, Pollaiolo,
Leonardo, Agostino da Lodi, Lorenzo di Credi ...),
dall'altro rintracciando il suo influsso su artisti come
Pontormo, Raffaello, i Carracci, Caravaggio e i
caravaggisti fino a Domenico Fetti e Carlo Maratta.
La
mostra nasce in collaborazione con il Polo Museale
Romano e con il Polo Museale Fiorentino e, in
particolare, con la Galleria degli Uffizi e il Gabinetto
delle Stampe e dei Disegni degli Uffizi.
Proverranno da quest'ultimo, infatti, tutta una serie di
incisioni e disegni di Dürer appartenenti alle
collezioni medicee, mentre la Galleria degli Uffizi
presta alle Scuderie del Quirinale - in via del tutto
eccezionale - tutte le opere di Dürer in suo possesso
fra cui la significativa e commovente Adorazione dei
Magi, appositamente restaurata per l'occasione, il
ritratto di Albrecht Dürer il Vecchio oltre che quelli
degli apostoli Giacomo e Filippo.
Altre
opere di Dürer giungeranno dai principali musei
tedeschi, da Vienna, da Washington, da Madrid e da
Londra, oltre che da tutte le collezioni italiane.
Il
Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi
ospiterà nello stesso periodo una mostra di incisioni di
Dürer in sintonia e a complemento della mostra delle
Scuderie del Quirinale. |