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dal 09 Marzo al 01 Luglio 2007
Marc Chagall

Roma, Complesso del Vittoriano

Le favole surreali e visionarie di Marc Chagall..


...  nate dall’incrocio delle tradizioni popolari russe con i riti ebraici, incanteranno i visitatori della grande mostra che sarà dedicata a Chagall dal 9 marzo al 1 luglio 2007 al Complesso del Vittoriano. La mostra raccoglierà circa 150 opere dell'artista russo, tra dipinti, gouaches, disegni, sculture e incisioni, che evidenzieranno come Chagall, sia stato un pittore tra i più carichi di cultura e di tradizione del '900.

Biografia

Nacque nell'antica città di Vitebsk, un capoluogo della scomparsa Unione Sovietica (oggi fa parte della Bielorussia). Il suo vero nome era Moishe Segal (משה סג"ל - Segal è un cognome levita, acronimo di סגן לוי Segan Levi, "assistente levita"); il suo nome russo era Mark Zakharovič Šagalov, abbreviato in Šagal (Шагал; Chagall, secondo la trascrizione francese).

Marc Chagall apparteneva ad una famiglia ebrea molto unita e molto numerosa. Suo padre lavorava presso un mercante di aringhe.
La sua arte fu influenzata dal periodo felice (anche se povero) dell'infanzia vissuta in Russia.


Nel 1906 incominciò a studiare pittura da Jehuda Pen un pittore locale allora famoso.
Pochi mesi dopo si trasferisce a San Pietroburgo e fece pratica al fianco di numerosi pittori mantenendosi con lavori di ogni genere.
Per Marc era ancora più difficile essendo ebreo in quanto in quel periodo, gli ebrei, non potevano vivere a S. Pietroburgo senza il permesso di soggiorno, infatti per un breve periodo fu incarcerato.
Visse in questa città fino al 1910 anche se molte volte tornò al suo paese natale e proprio in queste occasioni conobbe la sua futura moglie Bella Rosenfeld.



Marc Chagall nel 1910 fece un viaggio a Parigi grazie ad un ricco editore che comprò alcune sue opere, qui incontrò molti artisti che influenzarono il suo stile.
Nel 1912 entrò a far parte di un circolo culturale "La Ruche" (L'Alveare) ed incominciò ad esporre le prime opere tanto che nel 1914 gli venne dedicata la prima personale a Berlino.
Sempre in quell'anno tornò in Russia ma venne arruolato per lo scoppio della prima guerra mondiale.


Un anno dopo si sposò con Bella nonostante l'opposizione della famiglia di lei appartenente ad un ceto sociale superiore, e l'anno dopo ebbero una figlia Ida.


Nel 1917 istituì un accademia e diresse un museo nella sua città.


Nel 1920 si trasferisce a Mosca dove lavora per il Teatro Ebraico di Stato.
Due anni dopo lascia la Russia per trasferirsi a Berlino, ma dopo un anno torna a Parigi su invito del mercante d'arte Ambrosie Vollard.


Durante un viaggio a Vilnius (oggi capitale della Lituania, allora era annessa alla Polonia) per visitare un Istituto Yiddish si rende conto del crescente antisemitismo in Polonia.


Nel 1937 ottenne la cittadinanza francese, che gli fu tolta dalle leggi antisemite approvate in Francia dopo l'invasione tedesca del 1940 e l'anno dopo fu costretto a scappare prima in Spagna e poi negli Stati Uniti dove sbarcò a New York il 23 giugno.
Era ormai un artista affermato tanto che furono allestiste due mostre con le sue opere a cura di Pierre Matisse (figlio di Henri).


Nel 1944 morì la moglie per un incurabile infezione virale. Distrutto dal dolore, smise di lavorare per qualche tempo, fino all'incontro con Virginia Haggard, una giovane inglese che gli faceva da interprete con la quale allacciò una relazione culminata con la nascita di un figlio nel 1946.
In quello stesso anno furono allestite alcune mostre con i suoi quadri al Museum of Modern Art di New York ed all'Art Institute di Chicago.


Comunque Chagall non si sentì mai a suo agio negli Stati Uniti ed infatti nel 48 tornò in Francia.


Nel 1952 Virginia lo lasciò ma nello stesso anno si sposò con un'amica della figlia Valentina Brodskij ("Vava").
Il secondo matrimonio fu felice come il primo e visse una serena vecchiaia, lavorando per trent’anni dedicandosi alla decorazione dei vetri e delle ceramiche.


Morì il 28 marzo 1985 a Saint-Paul de Vence (vicino Nizza), a 97 anni.


Le opere

di Marc Chagall sono un po' difficili da inquadrare nella storia dell'arte moderna.
Partecipa al movimento artistico parigino che precede la prima guerra mondiale e per questo fa parte dell'ambiente artistico d'avanguardia. Però si tiene sempre ai margini di tutti i movimenti e le tendenze emergenti come il Cubismo e il Fauvismo.
Infatti molte volte viene associato agli esponenti della cosiddetta "École de Paris", tra questi vi è anche Amedeo Modigliani.


Chagall con la sua pittura rappresenta un mondo magico ispirato dalla cultura popolare russa e dalla religione ebraica.
Tra i soggetti più ricorrenti figurano il mistero della nascita, le nozze nel villaggio, la vita dei contadini, i rabbini e le feste ebraiche.
Le sue prime opere sono dedicate alla sua città natale; usa dei colori intensi e cupi da creare delle atmosfere inquietanti.
Quando Chagall si trasferisce a Parigi nel 1910 in quel momento la corrente pittorica era il Cubismo di Pablo Picasso e Georges Braque, incomincia a frequentare questo ambiente ma ne resta sostanzialmente estraneo in quanto la sua concezione dell'arte è troppo lontana dal rigore compositivo e dalla stilizzazione cubista. Le opere realizzate nel primo soggiorno parigino non si distaccano sensibilmente dalle precedenti. Restano legate a un mondo fantastico, dove vige la logica delle favole. Cambia solo il modo di utilizzare il colore, decisamente influenzato dal Fauvisme. Le tinte sono più vivaci e contrastanti, anche se trattate con una certa morbidezza.


L'ascesa del nazismo e le persecuzioni ebraiche gli danno la forza per realizzare quadri di grandi dimensioni dedicate al terrore ed al martirio e con queste opere si pone esplicitamente dalla parte dei connazionali ebrei perseguitati.


Nel 1940, sconvolto dalle notizie della guerra, abbandona Parigi e si trasferisce negli Stati Uniti, qui realizza anche scenografie per il Ballet Theatre di New York e quadri dedicati alle nozze ebraiche.
Nel 1947 Chagall torna in Europa e nel 1949 si stabilisce in Provenza. Sono anni molto intensi in cui riscopre l'energia vitale del colore, libero e vibrante. I quadri raffigurano temi ispirati all'amore e alla gioia della vita, in cui le figure sono disegnate da linee curve e sinuose.
Sempre in quegli anni si dedica alla scultura, alla ceramica ed alle vetrate.


Gli anni '60 e '70 vedono Chagall famoso e in gran parte impegnato nella realizzazione di grandi opere destinate a spazi pubblici.
 


Informazioni:

Luogo e durata: Roma, Complesso del Vittoriano – Via S. Pietro in Carcere.

Periodo: dal 09 marzo 2007 al 01 luglio 2007

Tel. 06 6780664

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