I “Cento pittori Via
Margutta” : l’Arte in Piazza, tra sensi, storie e
creatività
Camminare
per ore , lentamente quasi a voler centellinare il
tempo che passa, tra gli artisti che in queste tiepide
giornate autunnali hanno partecipato - dal 28 ottobre al
1 novembre - alla storica ed incantevole manifestazione
dei “Cento Pittori Via Margutta” a Roma.
Teatro,
eccezionale e del tutto scenografico, è stata però per
questa occasione una gremita Piazza del Popolo che
sembrava voler avvolgere, in un solo maestoso e
protettivo abbraccio, le numerose opere esposte agli
occhi curiosi ed affascinati dei passanti.
L’incanto
dell’arte non si limita allo sterile concetto del bello
e la mostra dei capolavori dei Cento pittori di Via
Margutta ne è stata l’ennesima riprova: nell’area
allestita tutto era un esplicito richiamo ai sensi ..ovunque
vi era il piacere di osservare, respirare e di capire.
L’odore
denso dell’olio passato fitto sulle tele, si respirava
in ogni dove....le opere, a volte colorate, piccole e
dettagliate come fotografie , altre invece grandi,
maestose, silenti, narravano di storie, di studi, di
maturità raggiunte o perseguite.
Stili e
tecniche diverse che si sono trovate affiancate a pochi
passi uno dall’altro, a condividere gli stessi metri di
spazio …opere splendide e curate a portata di mano per
chiunque avesse voluto uscire dalla quotidianità per
entrare, anche solo pochi istanti, in un mondo “altro”
come quello dell’arte. Quella pura.
Ma in una
mostra all’aperto come questa lo sguardo volge oltre.
Non basta
osservare le opere, pitture o sculture che siano. Ma
poter volgere uno sguardo ai loro creatori, questo sì
che è qualcosa di straordinario.
Se solo
aveste provato a guardare al fianco dei vari capolavori,
avreste visto la vita, l’anima ed il cuore di un
artista, e non è cosa da poco.
Spesso
volti attenti, vissuti, anche pronti a raccontarti cosa
si cela dietro quelle raffigurazioni, con la voglia di
far sapere al mondo quant’ è stato importante ogni passo
del proprio percorso…altri invece li avreste visti lì,
assorti, pensierosi, magari volutamente coperti da un
cappello ingombrante e da un paio di occhiali scuri, in
un angolo di piazza quasi a volersi celare dietro alla
propria ombra…vestiti semplici, forse una sigaretta per
compagnia , nessuna parola inutile ….ma solo lavori
attenti, che rasentano la perfezione, per raccontare di
sé.
La
rassegna è ormai un evento importante per il profilo
storico artistico della città di Roma e fa parte di
quella categoria di eventi che rende possibile
l’incontro del mondo dell’arte con tutti i possibili
visitatori.. .apre una finestra su una realtà che non
tutti, per un motivo o per l’altro, hanno avuto modo di
conoscere permettendo loro di entrarvi, senza chiedere
il permesso, senza porre confini, senza farne un
privilegio per pochi eletti ma un onore per chiunque
desideri farlo.
Irene Di
Biagio |