Descrizione
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L’impegno degli artisti è volto alla sensibilizzazione delle coscienze sulla insostenibile situazione attuale al fine di promuovere un’attenta riflessione sulla crisi degli eventi e dei valori e di trasmettere un forte messaggio di speranza. Simbolo dell’Esasperatismo è il Bidone, contenitore della terra, del pensiero e della vita, emblema di sofferenza e disagio, rappresentato in veste di struttura d’arte, per la prima volta, nel maggio 2000, da Adolfo Giuliani. In occasione della sottoscrizione e della registrazione del presente manifesto, gli artisti si impegnano a realizzare un proprio lavoro, che sarà esposto per la prima volta in una mostra collettiva, su di un bidone in ferro simile al prototipo, o, solo per alcuni, su di una sagoma in tela del bidone. Essi, per la realizzazione delle loro opere, si ispireranno a detto manifesto senza alcun intendimento politico e/o connotazione di parte,ma si atterranno al contenuto di pensiero “universale”, secondo i canoni del manifesto del 2000,pur nella piena libertà espressiva e nella personale peculiarità artistica. Il presente documento, a cui viene allegato il Manifesto del 2000 come parte integrante di esso, sarà legalizzato con regolare registrazione. Il gruppo degli artisti firmatari del presente manifesto stabilisce di perseguire ai sensi di legge chiunque, interno o esterno al movimento, rechi offesa agli intendi-menti e agli scopi del movimento stesso, con atti, parole e opere, che ne ledano l'immagine o ne strumentalizzino i canoni a fini politici.
Il Manifesto Manifesto di Adolfo Giuliani , nato a Napoli il 7/7/1934, per la formazione di un movimento culturale chiamato Esasperatismo il cui simbolo è il bidone.
1. Genesi Nasce dalla constatazione del grado di esasperazione raggiunto: - dal vivere quotidiano - dalla natura violentata - dalla scienza incontrollata - dall’arte non più fruibile
2.1 Vivere quotidiano In nome della soddisfazione dei propri bisogni e del miglioramento della qualità della propria vita, l’uomo si è immesso in un ritmo frenetico, in una spirale indefinita di attese e realizzazioni. Ha chiamato tale fluire “progresso”, “andare avanti”, e ne ha perso ineluttabilmente la possibilità del controllo e dell’arresto. Lo stress e la depressione sono i risvolti patologici dell’esasperazione del vivere.
2.2 La natura violentata. Le soluzioni trovate dall’uomo per l’evoluzione della sua specie sono state tutte a danno della “natura naturata”, di volte in volta sfregiata, violata, mortificata. La conseguenza più evidente è il buco di ozono, causa di molteplici fenomeni infausti dalle previsioni catastrofiche.
2.3 La scienza incontrollata. La ricerca incondizionata del razionalmente“possibile” conduce alla realizzazione dell’ eticamente“impossibile”, come la vita in provetta, la clonazione, gli OGM.
2.4 L’arte non più fruibile. In arte si sono raggiunte forme di espressione non più comprensibili, sempre più dispersive e confuse.
3. Il simbolo di questo movimento sarà il bidone, non più inteso come contenitore di materiali o come tradizionale metafora dell’imbroglio,ma come la vita stessa. È il bidone che tutti ricevono alla nascita secondo modi e forme diverse,estetiche,sociali,economiche,culturali. È il contenitore sofferto,ammaccato,consumato,pieno di esperienze, di tradimenti, di delusioni,di dolori.
Napoli, Maggio 2000
Il fondatore Adolfo Giuliani
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