Descrizione
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Il termine informale fu coniato in Francia negli anni Cinquanta per indicare la tendenza verso un nuovo modo di creare immagini senza il ricorso alle forme riconoscibili precedentemente usate (v. "Cubismo" e "Espressionismo"). L'obiettivo era l'abbandono di forme geometriche e figurative per scoprire un nuovo linguaggio artistico. L'arte informale ha sviluppato segni e metodi all'insegna dell'improvvisazione. Gli artisti riconducibili a questa tendenza hanno dato origine a opere estremamente diversificate, ma spesso caratterizzate da libere pennellate e densi strati di colore. Come il contemporaneo espressionismo astratto negli Stati Uniti, l'arte informale è una categoria molto ampia che include pittori sia figurativi sia non figurativi. Con epicentro a Parigi, interessò anche altre parti d'Europa, in particolare Spagna, Italia e Germania. L'opera si caratterizza per l'assenza di una forma chiaramente riconoscibile, sia essa figurativa (realista, surreale, espressionista, post-cubista) o astratta (geometrica, lirica). Al posto del repertorio di strumenti formali dell'arte tradizionale, prendono possesso del quadro macchie di colore, trame di segni, matasse, grovigli, grumi di materia pittorica. Emblema di questa pittura è la macchia: macchia come elemento pittorico senza forma definita, casuale, denso però di forza espressiva e evocativa.
L'Informale è una linea di tendenza piuttosto ampia. Nel suo ambito convivono manifestazioni espressive diversificate, che originano da atteggiamenti artistici diversi.
Si possono perciò distinguere alcune "poetiche" principali:
- del "segno", alla base della pittura segnica - del "gesto", alla base della pittura gestuale - della "materia", alla base della pittura materica
Equivalente dell'Informale Europeo è l'Espressionismo Astratto Americano. Con le dovute differenze, vi si possono riscontrare molti punti di contatto con l'Informale, specialmente nella sua variante "gestuale", l'Action Painting.
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Principali esponenti |
Burri, Dubuffet, Fautrier, Hartung, Riopelle, Soulages, De Staël, Tàpies, Pollock, De Kooning, Jean Fautrier, Wols, Capogrossi
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