..esposizioni: National Portrait Gallery di Londra, State Russian
Museum di San Pietroburgo, Stedelijk Museum di
Amsterdam, Hayward Gallery di Londra, Musée d'Art
Contemporain di Montreal, Fondazione Prada di Milano.Ha
partecipato inoltre alla Biennale di Venezia nel
1997 ed è stata nominata per il Tuner Prize nel
1998.
Le sue fotografie sono lievi, un volo liberatorio,
un sogno così umano e viscerale da potersi
distaccare dalle situazioni materiali per poter
raggiungere uno stadio di beatitudine e serenità. Un
volo di un’anima tormentata che ritrova la pace
sopita per lievitare nel proprio studio dove ha
realizzato le sue opere vedendole da un'altra
prospettiva completamente fluttuante e evanescente
nell'aria. Quanto vorremo anche noi alzarci in volo
e percepire quel senso profondo di liberazione, di
totale benessere, di catarsi anche solo per qualche
minuto.
Tecnicamente le immagini dell'artista sospesa in
volo sono state realizzate grazie all'aiuto di un
esperto giapponese di nodi, tramite corde legate per
sostenere il corpo in maniera tale da farlo
comparire completamente libero e disinvolto. Rimosse
in un secondo momento digitalmente, creando
illusione della naturale sospensione. La serie Self
Portrait Suspended colpisce carpendo desideri
reconditi con colori chiari, freddi, quasi emanando
un distacco e una impossibilità di raggiungere
quella elevazione, così castrata da un inscindibile
fatalismo che abbraccia la condizione umana
negandole slanci e barlumi di felicità.
Sono
ugualmente intrisi di statica freddezza i
venticinque piccoli e luminosi lightbox che
compongono The Passion Cycle, per quanto ci mostrino
svariate posizioni amatorie e sincero trasporto da
parte dei due amanti, in un ricercato contesto
decorato con suntuosi motivi orientali; rimangono
profondamente lontani dal trasmettere erotismo e
benessere. Amanti colti dalla funesta sorte…
recitando il rito sublime si sono persi in una landa
di desolazione. Il tutto è sussurrato, quasi in modo
impercettibile come se la lieve distanza tra
benessere e malessere sia accoratamente celata da un
velo trasparente, così difficilmente percepibile dai
più da rimandare all'arcano segreto della vita
stessa.
La
mostra è interessante anche per la magistrale
tecnica fotografica, anni di successi artistici, di
mostre personali e collettive e di fotografie al
patinato mondo dello spettacolo, ritraendo i vari
protagonisti del jet-set sempre in modo intenso e
mai scontato, rendono Sam Taylor-Wood un punto di
riferimento per i giovani artisti internazionali.
Sam Taylor-Wood,
Passion Cycle XIII, 2002
Edition of 4. Transparency
and lightbox, 19 x 19 cm
Courtesy Galleria Lorcan O'Neill Roma
The Passion Cycle si ispira, alle
incisioni giapponesi a sfondo erotico di epoca Edo.
Le fotografie sono incorniciate in 25 piccoli
lightboxes retroilluminati. Protagonisti due giovani
amanti ritratti in diverse pose della passione
erotica. Le immagini, che a molti potrebbero
apparire scabrose e fin troppo eccessive, in realtà
nascondono e velano un'intimità che la Taylor Wood
interpreta quasi sotto forma di una Via Crucis. |