La memoria
delle pietre è un progetto che nasce dall'incontro di due
artisti
i cui diversi linguaggi espressivi si scoprono complementari.
I protagonisti di questo progetto sono la materia, la forma e
la luce, che attraverso un affascinante gioco di rimandi si
compongono e si rigenerano mediate dal vissuto di chi ne
avverte la memoria, l'eternità e l'astrazione.
Loris Paiusco dalla pietra trae ispirazione, nello stupore e
nel rispetto se ne appropria, modella la materia e la anima
raccontandone la storia e la natura.
A sua volta Alessandro Vasari si rapporta alla scultura
interpretando nell'opera la sensibilità creativa dell'autore;
l'obiettivo trascende l'approccio documentaristico per
cogliere prospettive inattese e suggerire percorsi
inconfessati.
La mostra riflette il desiderio di condividere con altri la
magia e l'emozione
di questa esperienza.
Gli Artisti
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Photo: Barbara Ledda
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Alessandro Vasari
Discende da famiglia di fotografi attivi dal 1870.
Realizza, con i frateli Andrea e Francesco, campagne
fotografiche nazionali e internazionali nei settori di
arte, architettura e industria.
Da tempo si dedica ad una ricerca sull'estetica del
paesaggio,
fotografando l'astrazione del segno e della materia,
attraverso
una sua personale interpretazione compostiva. |
Photo:
Alessandro Vasari
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Loris Paiusco
Di estrazione mitteleuropea vive e lavora a Roma dal 1979.
Il suo studio è ubicato in un bosco sulle sponde del lago
di Bracciano (Trevignano Romano).
"Vado a prendere le pietre ispirandomi per ciò che devo
fare, cerco nei boschi e nei fiumi l'emozione della
Materia.
Per me la natura è già maestra di scultura, offre forme
irripetibili.
Trovo pietre che hanno vissuto e che conservano delle
memorie, come se rimanesse la testimonianza di un
passaggio.
Per quanto la pietra viaggi d'accordo con lo spirito dello
scultore che a volte riesce a vivificarla, la natura ha
già attribuito una forma artistica". |
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