.. e da collezioni
private, è stato ideato presso i Musei Capitolini
un percorso espositivo che segue l'evoluzione
creativa del celebre grafico nordico, dalle sue
opere d'esordio sino a quelle della piena maturità
che lo hanno consacrato alla fama, sicuramente le
più note al grande pubblico.
Tra le incisioni
in mostra, particolarmente interessanti e
suggestive, sono quelle risalenti al suo lungo
soggiorno italiano (1924-1935), di stampo
prevalentemente naturalistico, direttamente
ispirate dai paesaggi della penisola ed dalle sue
elaborate architetture: oltre alle vedute dei
paesi arroccati sulle montagne o lungo le coste
italiane, per la prima volta sarà visibile una
serie di opere dedicate a Roma, per lo più
interessanti studi sugli effetti della luce
notturna riflessa sui suoi monumenti (le notti
passate a disegnare, seduto su una sedia
pieghevole e con una piccola torcia appesa alla
giacca, sono annoverate da Escher tra i ricordi
più belli del periodo trascorso a Roma con la
famiglia).
Negli anni Trenta,
con l'avvento del fascismo ed il progressivo
inasprirsi della repressione sulla vita politica e
culturale, l'artista decide, seppure a malincuore,
di abbandonare l'Italia per trasferirsi dapprima
in Svizzera, e poi, dal 1937, in Belgio.
E' proprio in questi anni che si attua nelle sue
opere una profonda trasformazione: i paesaggi
nordici non sono per Escher fonte di altrettanta
ispirazione, e si assiste ad un progressivo
scemare dell'interesse per il mondo visibile,
sostituito, nell'ultima fase della sua produzione,
da quelle che lui stesso definisce "immagini
interne". E' a questo periodo introverso ed
intellettualistico che appartengono le sue opere
più celebri ed ammirate, tra cui si segnalano, tra
quelle visibili in mostra, in particolare Mani
che disegnano, Cielo e acqua I, Salita e discesa
ed una delle notissime Metamorfosi.
La mostra,
promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle
Politiche Culturali - Sovraintendenza ai Beni
Culturali, in collaborazione con l'Istituto
Olandese a Roma e con la Fondazione Escher di
Baarn, è realizzata nell'ambito delle iniziative
programmate per i festeggiamenti del I° Centenario
della fondazione dell'Istituto Olandese a Roma.