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fino al 30.07.2005
Robert De Niro Show
Roma, Galleria delle Esposizioni Benucci, via del Babuino 150/c


A Roma, nella nuova Galleria delle Esposizioni Benucci, una mostra racconta l'arte di Robert De Niro senior, padre pittore del grande attore, volato nella capitale insieme a Meryl Streep, sposata con uno scultore, per il vernissage più glamour della stagione..


L'attore Robert De Niro, a Roma per inaugurare la mostra dedicata al padre pittore, scomparso dodici anni fa, organizzata fino al 30 luglio dalla Galleria delle Esposizioni Benucci, il nuovo spazio espositivo nella centralissima e aristocratica Via del Babuino, appendice delle storiche Gallerie Antiquarie Benucci capitanate dall'intrepida Ida Benucci, votata all'eclettismo e alla fusione di antico e moderno come stile di vita e di arredamento d'interni. "E' un onore vedere le opere di mio padre in questo luogo così suggestivo, mi entusiasma questo accostamento tra antico e moderno. E' un'occasione rara per me. E poi, non avevo mai visto un letto come questo. Che impressione!", ha commentato il divo con quel volto solcato da mitiche rughe che rendono irresistibile il suo sorriso così inimitabilmente cinematografico.

Si guarda intorno, De Niro junior, alza gli occhi a rincorrere le vertiginose pareti di un loft bohémien dal sapore rinascimentale con copertura a capriate lignee intervallate da lucernai, passando in rassegna, in un affollato percorso di stanze irregolari, puttini in marmo cangiante, lampade e altri saggi di arte decorativa reclutati dalla Benucci alle importanti famiglie nobiliari Chigi, Barberini, Borghese, mischiati a poltrone di Ron Arad, statue equestri di Fernando Botero, sante e martiri di Pietro da Cortona e Luca Giordano, creature classiche di Igor Mitoraj, opere visionarie di Mimmo Paladino e Sandro Chia, fino all'esplosione pittorica di Julian Schnabel, e alle due sculture astratte, due totem animati dall'acqua, di Don Gummer, marito di Meryl Streep, anche lei sbarcata nella capitale per omaggiare il vernissage più glamour della stagione capitolina.

E' questo intreccio spasmodico di epoche e stili che contraddistingue la natura della Galleria di Ida Benucci e, come dichiara Robert De Niro, "forse, questo posto e questo allestimento sarebbero piaciuti a mio padre". Un artista devoto all'arte del passato. Un artista che ha tentato di esprimere nel suo linguaggio pittorico la lezione dei maestri che amava, i bizantini, Cimabue, Mantegna, Delacroix, In gres, Rouault e Matisse. Proprio lui. così newyorkese, così figlio della New York School, cresciuto nella culla del Village in quella comunità di futuri illustri colleghi come Lee Krasner, Franz Kline, Willem De Kooning, al seguito, prima, della famosa baronessa Hilla Rebay, musa ispiratrice di Solomon Guggenheim, poi, di Peggy Guggenheim che lo fece esporre nella sua Galleria Art of this Century.

Proprio lui che ha debuttato sulla scena americana degli anni Cinquanta cavalcando l'impeto dell'astrazione "di azione", maturando una personale avanguardia linguistica, che poi, tra gli anni Sessanta e Settanta, ha contaminato con influenze a' la page. Del fenomeno Pop, De Niro recupera l'interesse per la figura "colorfiled", definita cioè da masse intense di colore; dal minimalismo attinge la tendenza alla stilizzazione, all'essenza, al risparmio di dettagli, al risolvere tutto per piani bidimensionali. Ne nasce, in questo biennio d'oro, una pittura apparentemente pura e primitiva, così intuitiva nei confronti della tradizione antica soprattutto italiana.

Le opere in mostra, provenienti - tutte e quindici - dalla galleria newyorkese di Larry Salander, documentano proprio questo acuto interesse ad una rappresentazione della realtà, attraverso un processo linguistico che punta a recuperare una tradizione, forse, estranea alla cultura della Grande Mela, perché, come riteneva lo stesso De Niro senior, "in arte, la maturità si raggiunge facendo tesoro degli insegnamenti del passato". Lo dimostrano opere come "Two Figures" del '64, "Girl in Red" del '66, dove le persone ritratte vivono sulla tela solo in funzione del colore stra-brillante e vivace, accostato per lunghe e pastose pennellate distribuite come una melodia. Sono sagome di colore, tratteggiate con un approccio rapido e vigoroso, giocate in una rete di segni cromatici, come la serie dei nudi. Non c'è la cura per il dettaglio, tutto è risolto in linee e colore, uno spettro che si allarga dal giallo al rosa, al viola, dall'azzurro al rosso e verde...

Notizie Utili:

"Robert De Niro Senior, 1922 - 1993", dal 16 maggio al 30 luglio 2005. Galleria delle Esposizioni Benucci. Roma, via del Babuino 150/c.
Orario: dal lunedì al sabato 10- 19.
Ingresso libero
Informazioni: tel. 06.36002190 Fax 06 36002193 Catalogo: De Luca Editore

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